venerdì 15 luglio 2011

La somma fatica

Ieri pomeriggio, seguendo la prima tappa pirenaica del Tour de France, ammirando la progressione del nostro Ivan Basso, facevo questa considerazione: sono un privilegiato, capisco quasi totalmente la fatica che stanno facendo questi atleti. Amo la salita in bici, ho provato (quando volevo soffrire maggiormente) cosa significhi affrontare chilometri e chilometri di salita..certo, non alla velocità e con la tensione di un ciclista professionista, ma posso immaginare senza troppa approssimazione il loro stato d'animo. E' una fatica inenarrabile, assoluta, somma. E verrebbe da dire: chi è in grado di sopportare una simile prova, nella vita sarà sempre un vincente, sarà sempre in grado di rialzarsi. Purtroppo non è così: Ivan il terribile, campione di Cassano Magnago, re del Cuvignone (dopo Alfredo Binda, naturalmente), ha dimostrato che è possibile rialzarsi; altri campioni no.

in foto: Ivan Basso vince il Giro d'Italia 2010

Quanto Dio c'è

Quanto Dio c'è nelle cime dei pioppi. Mossi dal debole vento, danzano quiete e spazzolano il cielo. Non ho bisogno d'altro, stasera.

Matrimonio letterario

Con una mia cara amica scrittrice si parlava di romanzi e io ho proposto il paragone fra il romanzo e l'amante. Ma vorrei meglio precisare, perché l'amante dà l'idea di precarietà, di sotterfugio. Vorrei paragonare la stesura di un romanzo con il matrimonio: c'è la fase di esaltazione iniziale e poi vi sono i momenti di stanchezza, di ripresa, di ricaduta, di risalita, di noia e di gioia....ci sono i figli.....insomma, un romanzo non si abbandona mai, come il coniuge, e il suo andamento è necessariamente altalenante, come nel matrimonio. Si dirà: ma il romanzo finisce, quindi il paragone non regge, immaginando un matrimonio fedele e duratura. No, il paragone regge perché in realtà un narratore scrive sempre lo stesso romanzo, sebbene in varie tappe. Ogni singolo romanzo è parte del tutto, segue la vita, la descrive, dalla vita si nutre e alla vita ritorna.

in foto: il mio ultimo lavoro di narrativa, il racconto lungo CICALE AL CARBONIO

La PBB a Morazzone

Nuovo appuntamento con gli appassionati del country-rock. La Piedomont Brothers Band suonerà stasera, venerdì 15 luglio, a Morazzone (ore 21, cortile Opera Pia, via Mazzuchelli 27). Non pioverà di sicuro. Speriamo scroscino molti applausi!

in foto: la PBB al recente concerto, Sala Fontana di Milano, che ha registrato il tutto esaurito

Illusi

Monica Bellucci (che davvero rispecchia in pieno il suo cognome, una donna davvero bella) non ha fatto che confermare (in un'intervista tv) ciò che so da tempo: per le donne, l'esperienza più importante della vita è la maternità. Altro che uomini! Poi vengono gli animali. L'altro giorno una scultrice ha pagato una pagina del Corriere della Sera (avete idea di quanto può costare?) per salutare il suo micio defunto, e oggi leggo sempre sul Corriere che Raquel Borges, proprietaria di Ariel, un leone che giace paralizzato a causa di una malattia degenerativa, ha raccolto "la bella cifra di 11 mila dollari al mese, necessari per poterlo in qualche modo tenere in vita e fors'anche curare." Al terzo posto, forse, se va bene, arriviamo noi.

ps Perché il letto nella foto? Tirate voi le conseguenze.

Grande Lucio

Ieri sera ho visto un bellissimo 'speciale' su Lucio Battisti. Un musicista che ha saputo emozionare la gente, compreso il sottoscritto. Qualche considerazione: è morto alla mia attuale età, 55 anni. Questo blog porta il nome di una sua bellissima canzone. Era un uomo che ad un certo punto ha fatto una scelta radicale: per me parlano le canzoni, io me ne vado. E non ha più fatto nemmeno un autografo. Troppo pieno di sé? Troppo timido? Lucio non ha mai scritto una canzone uguale all'altra, sino in fondo ha voluto trovare nuove vie. Non ha cavalcato il successo. Un uomo libero, come il suo canto.

in foto: colline marchigiane, scenario ideale per tante canzoni di Lucio Battisti