mercoledì 20 gennaio 2010

Il modello

Mi scuso con i lettori se mi lascio andare ad un dolce ricordo, dolce come è dolce la brioches manufatta da Maddalena (foto). Si tratta del prof. Secchia, il mitico prof. di educazione fisica della media Righi dei miei anni. Si divertiva ad accompagnare i cognomi con frasi del tipo: "Giannelli, che bei capelli!" e via dicendo. Io ero 'il modello' perché (praticando ginnastica artistica) ero abile soprattutto negli esercizi inizali. Io facevo da specchio per i compagni e lui diceva alla classe: "Guardate il modello quanto è bello!" In verità, più che inorgoglirmi, mi imbarazzavo. Ebbene, finito di fare il modello nel 1970, ho ripreso a farlo nel settembre del 1979 e da allora non ho più smesso, visto che a 53 anni mi metto ancora di fronte ad un gruppo di alunni e faccio vedere gli esercizi di avviamento motorio. Unica differenza (oltre al fatto che non sono né bello né giovane) ora uso anche l'accompagnamento musicale. Ci sono stati anni nei quali pensavo che potevo essere 'modello' non solo nell'ora di educazione fisica. Un esempio, insomma. Anni ormai lontani. Sono tornato al solo 'modello' scolastico: finché il fisico regge.

La sciarpa verde


'La sciarpa verde', cioè la sciarpa che si girava intorno al collo Mario Lodi, storico direttore de La Prealpina, e che è passata al figlio Massimo, giornalista anch'egli. Massimo ha regalato al padre (e a tutti noi amanti di Varese, del giornalismo ed estimatori del galantuomo Mario) questo libro. Si parla del periodo fine 1959-inizio 1960, mesi che videro l'assunzione di Mario Lodi a direttore della Prealpina, carica che mantenne per ben 23 anni, secondo solo al fondatore del giornale, Giovanni Bagaini. Si parla del direttore ma si parla della Varese di quegli anni, dei giornalisti di allora (Gaspare Morgione, Peppino Meazza, Pierfausto Vedani....), della stima di un figlio verso un padre 'speciale'. Un libro (edito da Lativa) che mi ha fatto davvero piacere incontrare.