domenica 20 novembre 2011

Sfiorato il colpaccio

Abbiamo perso, 79 a 74 a Siena, contro MontePaschi. Si poteva vincere, ma è andata male. Ci è andata bene altre volte. Kangour ha perso palla quando non doveva. Sfiga, perché chi perde palla all'inizio di partita non verrà mai ricordato (in negativo). Stipcevic, grande combattente, ha forzato un paio di triple alla fine, non ha segnato, perché se segnava non si diceva che aveva forzato ma diventava l'eroe e si vinceva. Questo è il basket. Abbiamo sfiorato il colpaccio. Solo sfiorato. Purtroppo. Bravi comunque i ragazzi e bene Rete55, che ci permette di vedere in diretta le partite in trasferta.

Basket City

Una volta tanto faccio pubblicità al quotidiano varesino che mi ha accolto un anno fa, La Provincia di Varese, anche perché oggi, domenica 20 novembre 2011, sempre al solito prezzo (1 euro) potete portarvi a casa un bellissimo inserto a colori sul basket varesino, Basket City (foto). Merita davvero.

Sulle 12 cime più alte

SULLE DODICI CIME PIU’ ALTE

Ma qual è la vera novità del Calendario Meazza 2012, da qualche giorno nelle librerie di Varese? Che è composto da 12 grandi foto (più altre piccole) stupende? No di certo, che Carlo sia fra i migliori fotografi professionisti non solo di Varese è noto ai più. Che siano foto di montagna? Anche qui si va sul sicuro e sul collaudato, Meazza ha la montagna nel cuore e sulle gambe, si è approssimato (in tanti anni di lavoro e di passione, ha iniziato nel 1973) alle più belle vette del mondo. E’ cambiato il formato? No, resta la forma quadrata, un 30x30 con resa grafica (foto a colori) di impatto e di qualità notevoli. E allora? La novità la troviamo nel retro di copertina: ‘da un’idea di Pietro Meazza’. Sì, è stato il figlio Pietro, terza media, sportivo come il padre, occhi curiosi come i suoi, a proporre al fotografo di famiglia di mettere insieme le DODICI CIME PIU’ ALTE DELLA ALPI. E il padre ha eseguito, ben contento di soddisfare il figlio. Niente di più bello, per un genitore, che poter collaborare con il proprio ragazzo. Che poter esaudire un suo desiderio. Ecco allora il Monte Bianco (4.807), il Monte Rosa (4.634), Taschhorn (4.491) e Dom (4.545), Lyskamm (4.527), Weisshorn (4.506), Cervino (4.478), Dent Blanche (4.357), Grand Combin (4.314), Finsteraarhorn (4.274), Zinalrothorn (4.221), Alphubel (4.206) e infine Rimpfishhorn (4.199). Papà Carlo e il figlio Pietro li troviamo nel retro di copertina, fotografati insieme sulla cima del Breithorn, che con i suoi 4.165 metri deve essere la tredicesima vetta delle Alpi, rimasta fuori per un soffio dal calendario. L’idea di Pietro è un’ottima idea regalo per Natale, appuntate ‘Calendario Meazza’ sulla lista della spesa. Per ulteriori informazioni: www.carlomeazza.it

La Provincia di Varese domenica 20 novembre 2011

Vorrei andarmene così

In un mio racconto (Settembre) in pratica scrivevo questo: già che bisogna morire, vorrei che capitasse dopo una salita in bici al Campo dei Fiori, sdraiato sulla panchina in pietra della cima del cannoncino.
Oggi preferirei andarmene così:

SE MI DICESSERO

Se mi dicessero, amore, che mi è rimasta un’ora

per fare la valigia, il testamento,

per chiedere perdono, protestare,

per far ciò che non feci, riparare,

mettere tante pezze al mio operare,

risalire la china o volar via,

recuperare tempo all’apatia,

pregare il Padre che mi volle allora,

che seppe sopportarmi e mi reclama,

sai che farei, mio amore?

Tenera amante della vita mia?

Direi: ‘Fammi sedere qui sulle ginocchia,

lascia che dorma il capo sul tuo seno

e ascolta, nel silenzio, i miei Ti amo.’

Soffierebbero fuori come il vento,

a rompicollo, come acqua di cascata,

a saltoni, come cervo innamorato.

Ascolta, amore mio, senza dir nulla.

A mitragliate ti regalo il verbo

che timido e distratto conservai

nel tabernacolo di latta del mio io.

Ascolta, amore mio, dolce dimora,

tocca a me, solo a me, tu non fiatare;

no, fiata a lungo, perché senta

che ancora tu vivrai, dopo quest’ora.

Non è un paese per saggi

a.s. (ante scriptum): questo è un post per 'saggi'. Chi ama la vita spericolata (sostenendo che sia la vera vita), chi non calcola le conseguenze delle proprie azioni (ritenendo questo calcolo assolutamente razionale, poco vitale, limitante e privo di coraggio) non continui a leggere: si innervosirebbe solamente.

Nell'estasi della conquista di una vetta, deve starci dentro anche il pensiero che si dovrà tornare a valle. Spesso si muore sulla via del ritorno. Gli alpinisti lo sanno. Il bello del panorama dilata il cuore, ma lo sappiamo che non possiamo fermarci lassù per sempre.

Riflessi di bellezza

All'aurora io cerco Te, sino al tramonto Ti chiamo, ha sete solo di Te l'anima mia come terra deserta. (canto religioso)

Sì, all'aurora io cerco Te, ma non solo: Tu non mi basti. Cerco l'abbraccio con i riflessi di Te, con la bellezza che è intorno a me. Voglio sentirTi nella concretezza di abbracci d'amore.