martedì 17 luglio 2012

Dolore e speranza

Ricordo molto bene il film 'Lo scafandro e la farfalla', storia vera di un uomo costretto alla totale immobilità cosciente (con la possibilità di muovere solo le ciglia) data dalla devastante sindrome di Locked-in. Un film commovente. Oggi leggo che la giornalista scrittrice Mariapia Bonanate ha pubblicato un libro dal titolo 'Io sono qui' (Mondadori) che è la cronaca dei sei anni sino ad ora trascorsi a fianco del marito, che vive il dramma di questa sindrome. "Il mio mondo è andato in pezzi un giorno di dicembre di sei anni fa" scrive Mariapia "da allora è iniziata la mia guerra quotidiana contro l'assurdità diventata norma." E ancora: "Se ti chiudi dentro, il dolore fa diventare cattivi....ma se ti apri, se lo condividi con gli altri, diventi più forte..."

Verso le Paralimpiadi di Londra 2012

foto: il mio amico, il varesino Marco Re Calegari, che ha partecipato a più edizioni dei Giochi Paralimpici estivi, vincendo anche una medaglia di bronzo nell'atletica leggera


Dal 29 agosto al 6 settembre 2012 si svolgerà a Londra la XIV edizione dei Giochi Paralimpici estivi. La prima edizione risale al 1948 quando il medico inglese Ludwig Guttman pensò di organizzare delle gare per veterani della Seconda Guerra Mondiale, con infortuni alla colonna vertebrale, a Stoke Mondeville, nel Buckinghamshire. In quella prima edizione parteciparono solo atleti disabili inglesi. Già nel 1952 si unirono atleti olandesi. Nel 1960 i Giochi Paralimpici estivi si svolsero a Roma, in concomitanza con i Giochi Olimpici.

Auguri, don Marco

Auguri, don Marco. Oggi sarebbe stato il tuo compleanno. E' il tuo compleanno, anche se te ne sei andato ormai da qualche anno. Questa foto risale al periodo natalizio, credo del 2006, avevi appena celebrato la Messa negli spogliatoi del Varese calcio, nei tuoi panni di cappellano del team, poi i regali per te, pallone e gagliardetto. Per te, grande calciatore, che hai regalato a Dio il tuo talento. Ho appena completato il mio ultimo romanzo. Ora devo rivederlo tutto, se trovo un editore potrebbe uscire nel 2013, altrimenti on line o altrimenti niente, resta nel cassetto. Sai che nel descrivere un personaggio, un narratore deve avere davanti una persona, l'immagine chiara di una persona, e spesso si utilizzano i tratti di un uomo che davvero abbiamo incontrato. Il personaggio del prete si chiama don Marco e, guarda il caso, assomiglia proprio a te. In un certo senso ti ho 'sfruttato'. Ricordi le leggendarie partite alla Vidoletti alunni contro prof? E ti arrabbiavi se giocavamo male. Ti vantavi di aver sempre vinto contro gli alunni, e una volta che abbiamo pareggiato (forse la tua ultima partita a scuola) hai fatto giustamente notare che il pareggio è arrivato dopo la tua uscita per infortunio. Grande don Marco, tifoso del Torino, prete bomber, sulla tua bocca sarebbe stata bene la frase, che ho letto di recente: "Il dubbio è l'essenza della fede." (Preghiera per un amico  John Irving)