mercoledì 9 dicembre 2009

Chi ha il pane....

Si dice 'Chi ha il pane non ha i denti, chi ha i denti non ha il pane' anche per indicare i pro e i contro di due età, la giovinezza e la vecchiaia. Ma noi che stiamo più o meno a metà (e anche un po' oltre), che abbiamo ancora denti discreti e qualche pezzo di pane, che vediamo aumentare i capelli d'argento come rami sottili nel vento e nell'azzurro, che dobbiamo fare?

Cachi

Elio, quello delle Storie Tese, ha cantato a San Remo che l'Italia è la terra dei cachi. Sarà, ma è noto che l'arte ha ben poco a che spartire con la verità (in minuscolo): conta il suono, l'immagine, l'accostamento che non deve risultare banale. Conta la rima, causa di molte menzogne.

Giro mediatico


Il mercoledì è il mio giorno libero (lavoro il sabato) quindi il mercoledì prima della presentazione dell'Agenda in genere lo dedico ai media; un po' di pubblicità è d'obbligo. Eccomi con gli amici fotografi Angelo e Domenico e la conduttrice Olimpia Manduca, negli studi di Radio Missione Francescana. Al pomeriggio Tele7Laghi del mitico Mauro Cento. E l'Agenda va. Per il momento abbiamo solo la copertina (quella che vedete sul tavolo) ma è meglio di niente.

Il grande sogno

Mio padre ha sfiorato per un pelo la Seconda Guerra Mondiale, io per un pelo il Sessantotto. Ma, col mio carattere, non sarei comunque stato sulle barricate. Ieri ho visto il film 'Il grande sogno', ricordi e gesta di quel tempo, sul finire degli anni Sessanta. Film che mi ha lasciato la nostalgia di azioni che non ho compiuto (non alludo certo al terrorismo, alla degenerazione di quegli ideali, alla violenza eccetera), la nostalgia di una giovanile idealità che fa sempre piacere vedere, ma che è dura da concretizzare. Non ho cambiato il mondo. Cerco almeno di far sì che il mondo mi cambi (in peggio) il meno possibile. Passandomi con una certa apprensione le mani nei pochi capelli rimasti, mi consolo nella convinzione che c'è rivoluzione costruttiva, c'è ardore sessantottino anche nel più silenzioso, invisibile, quotidiano, banale gesto di umanità.