sabato 20 settembre 2008

Capelli

Come i miei amici sanno, ho una moglie e tre figlie (più Amelie, gatta femmina) e quindi quando faccio la doccia mi ritrovo con una multiforme qualità di shampoo, con scritte: brillantezza seducente, sciolti e fluenti, pieni e corposi (i capelli, si capisce). E posso sbizzarrirmi. Ma il risultato non cambia: i capelli se ne vanno. E io, con malinconia, li saluto. Certo, non mi lamento, ho la massima empatia e solidarietà con coloro che i capelli li hanno persi prima di me, perché si sa che per tutti, donne ma sopratutto uomini, la perdita dei capelli non è un bell'evento. Non oso quindi lamentarmi, forse tutto ciò è solo per dire che, rispetto ad alcuni miei coetanei, ho ancora tanta strada da fare, sul cammino dell'accettazione di un corpo che cambia. Cammino di tutti, inevitabile, disturbante. Ed è segno di saggezza accompagnarlo senza patemi, con rassegnata nobiltà. Mi incammino, dunque: ma non mettetemi fretta.
ps: nella foto, alcune mie ex alunne, impegnate nelle prove per il grande spettacolo, che aprirà i Mondiali lunedì prossimo. Loro non hanno certo problemi di capelli.