sabato 5 novembre 2011

Dolorini e dolori

Dobbiamo imparare a fraternizzare con i piccoli dolori del nostro autunno. Fastidi più che dolori, dolorini per i quali basta un blando medicinale o magari nulla per tenerli a bada. Dobbiamo considerali parte di noi stessi, noi siamo anche quel fastidio; in fondo sono amici, perché ci ricordano continuamente la nostra debolezza, richiamandoci all'umiltà. Dolorini, perché i dolori sono un'altra cosa. Con talune sofferenze è impossibile fare pace. Sono nostre nemiche, da combattere con ogni mezzo. Non possiamo amare chi ci fa del male.

The number one

In questo momento di grossa difficoltà (almeno in Campionato) per la squdra di calcio da me sostenuta, mi permetto di far notare (a mò di scaramantica annotazione) che possiamo vantare due primati: uno riguarda il capitano. Capitan Zanetti (foto) è un mito che solo la cecità indotta dal tifo può sottostimare. Un altro primato riguarda le partite vinte consecutivamente: è dell'Internazionale F.C., con 17 partite (dal 25 ottobre 2006 al 27 febbraio 2007).

Purificazione

La mia amica Greta mi ha regalato questa frasi di Victor Hugo, un invito all'apertura. Certo, aprire le finestre oggi, con questa pioggia, con questo grigio, con questa tristezza non è facile.

'Ogni purificazione comincia con uno spalancare le finestre. Spalanchiamo le intelligenze. Arieggiamo gli animi.'

in foto: finestra aperta, nel cuore della Genova antica

Acqua assassina

Prima di lasciare Genova, lo scorso agosto, ho scattato questa foto. Avevamo lasciato l'auto nel posteggio dello stadio, in zona Marassi. Chi l'avrebbe detto che tre mesi dopo, proprio in quella zona, l'acqua avrebbe invaso la città, acqua assassina. Chi l'avrebbe detto? Già, la vita pone continuamente questa domanda, alla quale non sappiamo rispondere, perché il nostro dire è prevedibile. La vita è una sorpresa, non sempre gradita.