giovedì 25 febbraio 2010

Dolore silenzioso


Parlo spesso di sofferenza e morte, ma chi mi conosce sa che non sono un tipo pessimista, malinconico o depresso. Pensavo a come le persone si dividano in due gruppi: chi si lamenta con una certa insistenza dei propri mali, e chi li sopporta nel silenzio, consapevole che ci toccano (purtroppo) e che gli altri (a meno che non siano medici) possono fare ben poco per noi. A volte chi tace lo fa per 'delirio di onnipotenza', per non far sapere che è un poveretto come tutti. Ma più spesso chi sceglie il dolore silenzioso lo fa per non far pesare sugli altri la propria piccola o grande croce. Credo sia una fortuna saper sopportare con pazienza, senza illudersi di poter passare ad altri ciò che ci spetta. Se tutti esternassero con lamenti i propri guai, davvero (come si ricorda nella Salve Regina) questo nostro mondo sarebbe una 'valle di lacrime'.