domenica 7 agosto 2011

Libri aperti ad agosto

LIBRI APERTI AD AGOSTO

Sono stato di recente alla Civica Biblioteca di Varese. Non ci vado spesso. Consideravo che è aperta anche tutto agosto, un ottimo servizio ai cittadini. So che è molto frequentata e molto fornita. Mentre sfogliavo romanzi, sono tornato con la memoria alla fine degli anni Ottanta, quando in biblioteca ci andavo quasi tutti i giorni. E spiego. Nel notissimo film ‘Colazione da Tiffany’, vi è una scena che nessuno ricorderà, mentre a me è rimasta molto impressa: il protagonista maschile, che ha appena pubblicato un libro, verifica in biblioteca se il suo libro è presente e se lui è stato inserito come autore. Ovvio, nessuno ricorda questo passaggio insignificante del film, ma a me non è certo sfuggito, perché quando pubblicavo anche più di un nuovo libro all’anno, una delle mie premure era la seguente: regalare copia del libro alla Civica Biblioteca della mia città (per me un grande onore) e poi andare a verificare, nell’apposito schedario fatto di cassettini in legno o in metallo, se il cartoncino con il mio nome e il titolo del libro era stato inserito. Un piacevole bagno nel grande mare della vanagloria. E quale la mia gioia quando verificavo che il mio gruzzolo di schede aumentava di anno in anno, mentre quella di altri autori locali (che andavo a spulciare) restava fermo a pochi titoli. Quando poi l’aggiornamento del mio schedario tardava, allora mi permettevo di farlo notare ai bibliotecari. Ora sorrido a quella giovanile frenesia di imberbe scrittore, convinto (come tutti i principianti) della bontà delle mie produzioni letterarie. Il tempo monda le erbacce e lascia alla luce solo il buon grano; non ho vergogna ad ammettere che il raccolto è stato meno abbondante delle mie rosee previsioni. Ora è tutto in elenco computerizzato; una sola volta, negli ultimi anni, sono andato a controllare il mio nome al pc, e trovarmi fra gli scrittori di Varese mi fa ancora molto piacere.

La Provincia di Varese domenica 7 agosto 2011


in foto: notissima immagine dal film Colazione da Tiffany

Ho bisogno di cielo

Non ho una stagione preferita. Ogni stagione ha il bello e il brutto. Come la vita. Dell'estate amo la luce e il cielo. Così in estate, prima di cena, verso le sette e mezza, o dopo, verso le nove e anche più in là, scendo a fare quattro passi in Villa Toeplitz. A quell'ora non c'è nessuno, ho la Villa tutta per me, come fossi un ricco possidente. Faccio un giretto e poi mi siedo su una panchina che domina il parco. Silenzio, solo il rumore della fontana, qualche voce di bimbo che strilla, che piange, che ride. Le carezze del vento, a volte, quando c'è. E allora alzo lo sguardo e vedo la bella fetta di cielo che posso vedere da lì. Respiri profondi. E' come se volassi.
Ho bisogno di tutto quel cielo.