venerdì 6 gennaio 2012

Vorrei che....


Giuseppe Ungaretti scriveva: 'Vorrei che la morte mi cogliesse vivo.' Io non sono così coraggioso, vorrei che la morte mi cogliesse nel sonno...anche perché, prima di addormentarmi, dico sempre le preghiere.

Più relax


Una mia amica recentemente mi ha fatto un'osservazione che mi ha portato a riflettere: sostiene che io, su questo blog, scriva troppo, pubblichi troppo, che faccia in tempo reale la cronaca della mia vita. 'Non viene neanche più voglia di leggerti' aggiunge e termina. Francamente la cosa mi ha un po' sorpreso, perché sì, è vero, a volte faccio anche cronaca, ma non di me soltanto, spesso parlo di altri, ma soprattutto questo è il luogo dei miei pensieri, tradotti in parole. Sono intuizioni, brevi messaggi che mi nascono dentro e che desidero comunicare. Naturalmente ho ringraziato la mia amica per la sincerità, ogni contributo serve: vedrò di dedicare più tempo al relax (vedi foto), e meno ad ascoltare il rumore ticchettante della tastiera di un pc.

Verdeprato


Quest'anno i prati restano verdi, con somma pena mia e degli amanti degli sci. Persino il buon lavoro dell'amico Berny (che ha fatto tagliare i rovi sulla discesa da slitta e bob della Mottarossa) rischia di rimanere senza la soddisfazione delle slittate. Speriamo ancora, intanto però gli amici dello Scinordico Varese si danno da fare. Per il 15 gennaio è in programma una gita a Pragelato (Torino), dove si potrà finalmente praticare lo sci da fondo. Partenza: ore 6.30 da piazzale De Gasperi (vicino allo stadio di calcio). Ritorno previsto: 19.30. Costi: 24 euro (20 per i soci dello Scinordico), 10 i ragazzi sotto i 12 anni. E' importante prenotarsi entro il 10 gennaio ai numeri: 0332-287589/333-6148518/335-5889474. Si può consultare anche il sito www.scinordicovarese.it

Rosa e Santino


Rosa e Santino, genitori dei miei amici Fulvia e Marco. Più volte la signora Rosa ha elogiato alcuni miei articoli, 'Pensieri&Parole' apparsi anni fa sul quotidiano La Prealpina. I complimenti non si dimenticano, infatti li ricordo. Come lei non dimenticherà mai chi ha condiviso la sua vita per (se non erro) 56 anni.

Il quarto re


E così, passo passo, i miei Re Magi sono arrivati alla capanna di Gesù Bambino. Anche questa è una tradizione che ho ereditato dalla mia famiglia di origine, far camminare i Re Magi da Natale in avanti, un passetto al giorno, sino all'Epifania, manifestazione dell'amore di Dio al mondo. Non so perché ma abbiamo quattro re magi. Del resto nel Vangelo si parla di alcuni magi che giunsero da Oriente e non di tre...e cosa porta il mio quarto Re? Oro, incenso, mirra e poi? Io direi un bel cuore di sfoglia, quello che da noi si regala alla giobia, ultimo giovedì di gennaio. Un cuore dolce, simbolo di amore. E mi torna alla mente il finale di una mia poesia sull'amore, amore irrazionale, che nulla calcola e tutto sente: 'Mi piaci un mondo impertinente amore, esagerato, che ragioni con il cuore.'