domenica 15 aprile 2012

Che partita!


Che partita! La Yamamay ha vinto pochi secondi fa il suo primo scudetto, la provincia di Varese (lasciamo stare la rivalità con Busto Arsizio) sale sul tetto d'Italia. Devo dire che il mio cuore era diviso, perché nella squadra di Villa Cortese giocavano Lucia e Caterina Bosetti, di Sumirago. La partita è stata tiratissima, decisa al 5° set con vittoria delle rosse farfalle bustocche per 16 a 14. Che match! Che volley!

Brava Carola



Nel numero domenicale de La Provincia di Varese di questo 15 aprile 2012 ho apprezzato un inserto dedicato al golf, in vista della tappa dell'European Challenge Tour, che si terrà a Luvinate dal 27 al 30 giugno. Un appuntamento di prestigio, ma ciò che mi ha fatto più piacere è leggere della mia alunna Carola Caloni. Così scrive Laura Introini Bolamperti: "...Ma la grande sorpresa l'ha riservata la nostra giovanissima (11 anni) Carola Caloni: hcp 20, ammessa con wildcard, ha ripagato la fiducia in lei riposta: con grande grinta e determinazione, non solo ha passato il taglio sul lordo, impresa veramente eccezionale, ma è anche arrivata ad aggiudicarsi il primo netto. Brava Carola..."
E brava lo dice anche il suo prof.

in foto: Matteo Manassero a Luvinate, la scorsa estate. Auguriamo a Carola un futuro simile a quello di Matteo.

Accadde...un anno fa


Domenica 17 aprile 2011 – variabile, sereno
Ancora una volta il Pala Whirlpool di Masnago fa male alle grandi del basket. In questa stagione 2010-2011, hanno perso tutte, compresa la capolista Siena, e non poteva essere diversamente per Milano, che esce con le ossa rotte: 82-71. Partita vibrante, iniziata male per Varese (-11 al termine del primo quarto), conclusa benissimo, con una vittoria di carattere, che fa sperare nei play-off.

Lunedì 18 aprile 2011 – variabile, sereno
Giovanni Rossetti, imprenditore di 49 anni di Lonate Pozzolo, è il primo industriale italiano a proporre, nella sua cava, un impianto per trasformare le nocive lastre di eternit in materiale innocuo, buono per realizzare cemento e plastica. Le lastre di eternit verrebbero cotte in un forno speciale, e subirebbero una trasformazione definita ‘cristallo-chimica’

Martedì 19 aprile 2011 – sereno
Finito il tempo della presentazione delle liste, abbiamo i dati definitivi dei candidati sindaci: ben 10, un vero record. Ecco i nomi: Francesco Cammarata, Flavio Ibba, Egidio Castelli, Mauro Morello, Mauro Della Porta Raffo, Alessio Nicoletti, Attilio Fontana, Luisa Oprandi, Raffaella Greco e Carlo Scardeoni.

Mercoledì 20 aprile 2011 – sereno
Incendio di modeste proporzioni ieri, nel pomeriggio, al Campo dei Fiori, in un tratto boschivo al bordo della strada asfaltata, non lontano dalla Pensione Irma. Sono intervenute tre squadre dei Vigili del Fuoco e due squadre della Guardia Forestale. Il fuoco, forse di natura dolosa, è stato domato celermente.

Giovedì 21 aprile 2011 – poche nuvole, sereno
E’ stato installato in piazza San Vittore, come alcuni anni fa, un giardino, che rende la piazza più verde e colorata, in ‘tinta’ con l’appellativo di Varese, città giardino. L’addobbo floreale resterà ad abbellire la piazza sino all’8 maggio, festa di San Vittore. Si temono però atti vandalici notturni.

Venerdì 22 aprile 2011 – poche nuvole
Per la prima volta un Papa, Benedetto XVI, ha risposto ad alcune domande poste dai fedeli, nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda oggi, Venerdì Santo. E fra le domande, una arrivava da una famiglia di Gorla Minore, nella sofferenza a causa della grave disabilità di un figlio, Francesco, malato dal ’93 di sclerosi multipla. Hanno chiesto al Santo Padre se l’anima vive ancora, quando il corpo vive solo grazie alle macchine.

Sabato 23 aprile 2011 – coperto, poca pioggia
Mentre la Varese dello sport festeggia per una nuova vittoria della Cimberio basket (in trasferta a Biella, 81 a 89 il punteggio), la Varese della fede viva la sua giornata più intensa, con la visita ai Sepolcri e la solenne Veglia Pasquale. Fra le cerimonie più solenni, quella alla chiesa ‘Massimiliano Kolbe’, con la presenza all’organo del maestro Andrea Gottardello e con un nuovo direttore di coro: Riccardo Bianchi, che ha preso il posto di Alessandro Cadario.

La battaglia


Se non abbiamo una battaglia da combattere, se non abbiamo un nemico da fronteggiare, cerchiamoli al più presto. Se no è difficile slabbrare la cappa grigia e umida che ci pesa in testa; se no è problematico camminare nelle pozzanghere, bucherellate di pioggia.

Il dramma di Piermario


Prego per Piermario. Sono padre di una ragazza della sua età. Posso solo immaginare il dramma di quella famiglia. Sono un uomo di sport e certe morti sul campo mi interrogano. Ma sono ottimista, perché credo a quanto raccontato in pubblico venerdì sera dal mio amico medico sportivo Giulio Clerici (medico fra l'altro del Varese calcio). "Su centomila sportivi praticanti" ha detto Giulio "nel 1980 queste morti sul campo avvenivano con una percentuale del 4%, oggi dello 0,4%. In moltissimi casi la visita medica salva la vita." In moltissimi ma non in tutti, e lo stesso dottor Clerici lo ha ammesso: resta una fascia di impotenza. Resta una parte di limite.

Affacciato al balcone


AFFACCIATO AL BALCONE


Sono tornate. Nonostante i monsoni prealpini e le magagne della Lega, nonostante la crisi economica e le nostre paure, loro volano alte e tornano sempre: le rondini. Le ho viste per la prima volta in questo non proprio esaltante esordio di 2012 alle venti e dieci di giovedì 12 aprile. Mi sono affacciato al balcone della sala un po’ per prendere fiato, un po’ per salutare la sera e per pregare, un po’ perché speravo di ritrovarle. Ho guardato in alto ed eccole, una ventina nella mia fetta di cielo santambrogino, coinvolte nella loro danza mortale: pare che accarezzino l’aria, che la intaglino con i loro voli affilati, in realtà rapiscono insetti. Ne possono mangiare a migliaia in un giorno. Da anni aspetto il loro arrivo, fine marzo o primi di aprile. Non si scappa, segno la data da almeno due decenni. Una rondine non fa primavera, è vero, se guardiamo la pioggia di oggi pare autunno, ma una rondine dice che tutto rinasce: basta avere pazienza. Una rondine dice che se ce l’hanno fatta loro a volare per migliaia di chilometri sopra il mare, che se riescono loro, così minute, a ritrovare il nido ogni anno, anche noi possiamo sperare di volare in un futuro che ci soddisfi. Una rondine dice tante cose: che i genitori possono insegnare a volare ai loro figli, anche se il cielo è nuvolo e minaccia tempesta. Una rondine è bellezza e grazia, è coraggio e desiderio. Una rondine, per volare, non può posare le zampe a terra, deve partire da un filo, da un nido, da un tetto: vuol forse dire che dobbiamo evitare di cadere in basso? La suggestione di questo nero volatile ha affascinato gli antichi e, per fortuna, non lascia indifferenti i moderni. Vuol dire che la natura, posta al nostro servizio, sa ancora coccolarci.

La Provincia di Varese domenica 15 aprile 2012