lunedì 31 gennaio 2011

Mundèll

Da quasi vent'anni partecipo regolarmente al Concorso di poesia dialettale 'Poeta Bosino', con alterne fortune (ultimamente, più che altro sfortune). E' un appuntamento che non mi voglio perdere. Di solito punto su due liriche, quest'anno ne ho messa in pista una sola. Ho parlato delle mie amate castagne.

Mundèll

Vìscura l’è la fiama e la cüsìna

la sa, dasìn-dasìn, dul bonn udùur

dra stagiùn ca l’è fung e nebiulìna,

prìmm frècc e ‘na gran prèssa a vegni scüür.

Bòfa la fiama e crèss dent la padèla

la voja da saltà di me castègn,

catà sü mia luntan du la Capèla

ca regorda ‘l Signùur sura ‘l so legn.

Bòfa la fiama e ridan i castègn,

ul taj sa slarga e par un gran suris.

Vüna la sciòpa e n’altra mo la vegn,

pizìga ‘l föögh. Che bell, l’è ‘n paradìs!

Autùn, i tò säùr in chi in la cà,

dent ‘na padèla, ul fa di me castègn.

Un vinell dulz giamò l’è preparà,

vùsan i fiö: “Hinn prunt i to castègn?”

“Ga sèmm, ga sèmm, mo sagi, sti un pù quiètt.”

Dabùn in cott, scutènt e muresèll.

Segn du la crùuz, pö ‘l tàca ul me Carlètt:

la büscia la so vöja da mundèll.

Vuraria ditt

Solo oggi ho saputo, dall'amico Ettore Pagani, l'esito del Poeta Bosino 2010. Purtroppo l'influenza mi ha impedito di essere presente, la sera della Giobia. Ho quindi appreso, con gioia, che la mia amica Lidia Munaretti è arrivata terza, con la lirica dialettale Vuraria dìtt, dialogo col padre, osservato durante una pausa di sonnolenza post prandiale. Brava, Lidia, avanti così! Ormai non resta che il Primo posto.

Si sono dati da fare

Si sono conclusi i Campionati italiani di corsa campestre. Non ho avuto modo di verificare, ma mi hanno riferito che i due quotidiani cittadini non hanno dato molto spazio all'evento. Ho letto Varesenews, che ne ha parlato a lungo. Vorrei però citare quattro persone (in foto) che hanno dato il loro contributo alla buona riuscita della manifestazione. Da destra: Antonio Antonellis, ds della Vidoletti, che ha ospitato gli incontri con Stefano Baldini; Baldini, olimpionico ad Atene nella maratona, che si è reso disponibile a pubblicizzare la bellezza dell'atletica leggera; Giuseppe Gazzotti, coordinatore dei prof. di ginnastica, e il suo braccio destro Claudio Schena, che si sono dati da fare perché l'evento non passasse inosservato.

domenica 30 gennaio 2011

In poltrona

Purtroppo, causa influenza, ho dovuto rinunciare a scendere all'Ippodromo, per assistere ai Campionati italiani di corsa campestre. Per fortuna RaiSport1 ha offerto la diretta, e ho potuto gustare fra l'altro la bella sfida, nei senior, fra Daniele Meucci (cappellino) e Kaddour Slimani (campione italiano di campestre 2010). Sfida che si è conclusa a favore del toscano Meucci. Fra le stonature, il telecronista Rai Bragagna (che parla molto, quasi sempre le azzecca ma a volte no) ha dato un giudizio negativo della Cerimonia di Inaugurazione dei Mondiali di ciclismo 2008, svoltasi per l'appunto all'Ippodromo ("Non all'altezza della manifestazione"). Non sono d'accordo.

sabato 29 gennaio 2011

180.000 chilometri

Alcuni numeri di Stefano Baldini: 180.000 Km di corsa, in una carriera più che ventennale; 8000 km all'anno. Circa 350 paia di scarpe consumate, una quindicina all'anno. Partecipazione a 4 Olimpiadi, con vittoria ad Atena 2004. Molte altre vittorie prestigiose. Regalargli la felpa Vidoletti è stato un piacere.

Dovevo esserci

Benché febbricitante, non potevo mancare al'incontro con Stefano Baldini: libro autografato e soprattutto foto, una delle mie foto della serie: in posa col Campione. Stefano, classe 1971, è un gran bel personaggio.

giovedì 27 gennaio 2011

Il senso religioso

Ieri sera ho assistito alla presentazione del libro di don Giussani, 'Il senso religioso', da parte di don Carron, il suo successore alla guida del movimento di Comunione e Liberazione. Al Cinema Vela, fra centinaia di ciellini io, non ciellino, mi sono sentito quasi in famiglia, perché le parole della religione mi appartengono, mi costituiscono. Il senso religioso non mi è affatto estraneo: Dio e la sua presenza sono molto più di una parola recitata per abitudine. Dio è la più insistente domanda della mia vita, non proprio ai primi passi. Ma la fede in Cristo è un'altra cosa. Quell'incontro decisivo, che pensavo di aver fatto, a poco a poco si è rivelato illusorio. E la mia non testimonianza cristiana sta lì a dimostrarlo. Ma non mi rattristo. Perché sto camminando. Perché ho speranza nell'uomo e nella vita. Perché prego. E perché guardo le stelle con sufficiente stupore.

Memoria

Ho letto di un recente sondaggio Usa: imparare a memoria poesie e tabelline fa bene alla memoria, quindi è una pratica da favorire. Mi pare una grande scoperta! Oggi è il giorno della Memoria. L'Olocausto, per un momento, ha fatto tramontare ogni umana speranza: il male vince inesorabilmente sul bene. Poi, giacché bisogna vivere, lo scandalo inaudito si è stemperato. Ma dimenticarsi dell'orrore di quel tempo maledetto è una colpa grave. Ridurne la portata è una tragica bugia.

mercoledì 26 gennaio 2011

Judo Vidoletti

Quest'anno, a completare l'organico dei prof. di Scienze Motorie e Sportive della Vidoletti, è arrivato Marco Ghiringhelli, ottimo docente e grande judoka (penso si scriva così). Cintura più che nera, è stato qualche anno fa Campione europeo master. Ovviamente abbiamo approfittato della sua competenza, per inaugurare un corso di Judo alla Vidoletti. Ecco Marco e i suoi ragazzi.
Gli alunni Vidoletti sanno come difendersi.

Fabrizia on ice

Tanti auguri, cara Fabrizia, nel giorno del tuo compleanno. Sì, lo so, non sei la ragazza in foto, ma tutto ha un senso. Ho scelto questa fotografia perché sei fra le poche donne pattinatrici sul lago di Ghirla, ghiacciato proprio in questi giorni. Ti auguro di pattinare ancora a lungo, tu, i tuoi figli, i tuoi amici. Ho perso le speranze rispetto a tuo marito sui pattini!

Nikolajewka

Mostro sempre con orgoglio questa foto (scattata da Dino Azzalin) che mi ritrae con il grande Mario Rigoni Stern. Lui c'era a Nikolajewka il 26 gennaio del 1943 quando, lasciando sulla neve migliaia di uomini, la Tridentina riuscì a rompere l'accerchiamento e a raggiungere l'Ucraina, nei pressi di Charkov, coi primi avamposti italo-tedeschi. Mario raccontò tutto ne 'Il sergente nella neve', un libro da leggere assolutamente. E stasera (ritrovo penso alle 20 alla Prima Cappella) gli alpini di Varese rinnovano la salita al Sacro Monte, nella memoria di quella battaglia.

martedì 25 gennaio 2011

Tutti di corsa

Richiamo una notizia già data. Ma che merita attenzione (a mio avviso, si capisce). Venerdì 28 gennaio, ore 20.45, palestra della Vidoletti in via Manin a Masnago: incontro con Stefano Baldini, vincitore della maratona alle Olimpiadi di Atene 2004: sabato 29 gennaio, ore 17.30, ATA Hotel, zona Ippodromo, Convegno sulla storia della Corsa campestre; domenica 30 gennaio, per tutta la mattina, all'ippodromo delle Bettole: Campionati italiani di cross, dagli allievi ai senior. Ingresso libero.

Cuore di ghiaccio

Si dice: "Ha un cuore di ghiaccio." Credo che una parte di freddezza di cuore sia 'necessaria': senza, la vita ci scorticherebbe. Non avremmo difese. Eppure compito della vita è educarci a sciogliere la punta acuminata del nostro cuore ghiacciato, una punta che può ferire chi ci sta accanto.

lunedì 24 gennaio 2011

Grotte di ghiaccio

Il movimento è calore, ma evidentemente non tutta la cascatella delle Grotte di Valganna è riuscita a scappare, e il gelo l'ha raggiunta.

Il lago ghiacciato

Ecco il lago di Ghirla. Il freddo di queste notti serene lo ha impietrito. E' il luogo di divertimento per i miei amici Enrico, Fabrizia, per i suoi figli, per il mio alunno Kevin (che a Ghirla abita), amanti dei pattini. Fra i molti sport da me praticati, mi manca il pattinaggio su ghiaccio. Ma posso sempre porre rimedio.

Alba

E' passata veloce la notte. Il primo sole ci trova con un pieno di riposo. Consumiamolo poco alla volta, ci deve bastare fino a sera.

in foto: il campanile dell'antica parrocchiale di S.Ambrogio Olona

domenica 23 gennaio 2011

Ringraziamo

Tramonta il sole dietro il campanile dell'antica parrocchiale di Sant'Ambrogio Olona. Si noti il Santo, in vetta, con il suo pastorale da vescovo. Un'altra giornata si chiude -secondo le nostre aspettative- troppo in fretta. E' un pensiero ricorrente: il tempo vola. Ho una convinzione: è fortunato chi fa l'esperienza delle giornate che si aprono e si chiudono in un attimo. Vuol dire una cosa soltanto: sta bene. Quindi ringraziamo per questo tempo veloce. Chi è nella sofferenza, conta i secondi che scorrono adagio adagio.

Stefano, eroe greco

Sulla maratona (Km 42,195 di corsa) mi dà quasi un'ora e mezza, ma non mi lamento, essendo Stefano Baldini la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene 2004. Sono onorato di accoglierlo nella mia scuola. Sarà alla Vidoletti (via Manin, vicino al Palawhirlpool) venerdì prossimo, 28 gennaio, ore 20.30. Nella mia palestra. Ingresso libero e gratuito. Un'occasione davvero unica per gli amanti dello sport di fatica, della maratona, della corsa in genere. Tornerò sulla notizia, per ora vi offro l'anteprima, ringraziando il mio amico Silvano Danzi, che ha reso possibile questo incontro e propiziato i Campionati italiani assoluti di corsa campestre, che si terranno domenica 30 gennaio all'ippodromo delle Bettole.

Somma di passioni

Chi mi conosce sa che preferisco fare tante cose piuttosto che concentrarmi su una sola. Una sola mi annoia. Così è per lo sport. Tanti sport. Alla fine degli anni Novanta mi è venuta la passione per il triathlon, e grazie a questo 'innamoramento' ho imparato a nuotare a lungo, e soprattutto sono tornato allo sci nordico, dopo un breve flirt giovanile. Sci di fondo per poter fare la gare di winter-triathlon. Come per le ciliegie, una passione tira l'altra, da una passione ne nascono altre...ma una passione iniziale ci vuole. Quindi, se ci riuscite, appassionatevi.

in foto: sulla bella pista di Torgnon

sabato 22 gennaio 2011

venerdì 21 gennaio 2011

Open day

Sabato 22 gennaio (cioè domani) a partire dalle ore 15, Open Day alla scuola media Vidoletti di via Manin, a Masnago. Porte aperte per tutti i genitori che vogliono venire a trovarci.

Fuori dall'aula

Lezione all'aria aperta per alcuni docenti della Vidoletti. A Torgnon non è stato necessario, all'intervallo, aprire le finestre dell'aula per buttar fuori l'aria viziata.

Il segreto

Insegno da 35 anni più o meno. Tutto si può dire, meno che non abbia esperienza. Qual è il segreto di una scuola valida? Molti i fattori. Al primo posto vengono gli insegnanti: la porta si chiude, e in aula sono loro i protagonisti. Ma altri fattori concorrono: la validità del dirigente, che deve dare il buon esempio, conoscere la normativa e fornire strumenti e stimoli adeguati. Vi sono poi alcuni docenti, in genere pochi, che per i più svariati motivi decidono di stare a scuola molto più del loro orario di servizio. Il loro 'sacrificio' è preziosissimo.

Niente sciopero

Come è noto, causa i continui tagli alla scuola, alcuni istituti hanno a loro volta tagliato le gite scolastiche. Si sta in classe. Scelta rispettabilissima, magari anche necessaria in un momento storico di svilimento della scuola e dei suoi operatori. Noi alla Vidoletti abbiamo deciso di continuare con le gite, tanto che mercoledì 19 gennaio sei bus stipati di alunni sono saliti a Torgnon. E molti ragazzi se la sono spassata sui gommoni (foto). Crediamo sia più giusto offrire ai nostri ragazzi ogni spazio che possa aiutarli ad apprezzare la vita, a scivolare verso il futuro con un minimo di speranza.

giovedì 20 gennaio 2011

Nini e Pippo

Sono loro due l'anima dello sci nordico nella nostra provincia: Claudio Bossi detto Nini (a sinistra) e Giuseppe Gazzotti detto Pippo. Nini, cioè lo Sci Club Cunardo e il meraviglioso impianto di Cunardo; Pippo, cioè lo Sci Nordico Varese e la fantastica suggestione della pista del Brinzio. Nini segue le orme paterne, Pippo non so, so solo che sono riusciti a catalizzare intorno al loro entusiasmo tanti amici, volontari, appassionati che praticano lo sci, organizzano gare, gestiscono gli impianti. Io ne approfitto. E ogni tanto scatto qualche foto.

I fratelli Campana

Fra i partecipanti alle provinciali di sci nordico a Cunardo, anche i fratelli Campana: Irene e Marco. Un plauso particolare alla coraggiosa Irene, che pure alle prime scivolate ha voluto essere della partita, concludendo la prova e dimostrando carattere.

Sull'anello di Cunardo

Stamani si sono disputate le fasi provinciali dei Giochi Sportivi Studenteschi di sci nordico, a Cunardo, e lo squadrone Vidoletti era presente. Non abbiamo vinto, ma siamo risultati la scuola con il maggior numero di partecipanti. E potevamo essere anche di più. I ragazzi si sono divertiti, non ho alcun dubbio su questo. Pare incredibile, ma grazie al gran lavoro degli uomini dello Sci Club Cunardo, in un periodo malauguratamente senza neve è possibile avere un anello di due chilometri per praticare lo sci nordico, a 400 metri d'altezza. Un impianto che in Italia ci invidiamo. Vale la pena sfruttarlo maggiormente.

Campioni di istituto

Ecco, con il prof. Enrico Piazza (eccelso sciatore) i campioni Vidoletti 2011 di slalom, e cioè Andrea Lauri e l'esile Costanza Carozzi. Per il secondo anno consecutivo, Lauri batte Piazza nella sfida fra prof e alunni. Il mio collega ha fatto cenno alla differenza di materiali, ma forse è più che altro una questione anagrafica.

I fondisti

A Torgnon, annuale gita Vidoletti sulla neve, io seguo i fondisti. Che hanno un privilegio: si godono i panorami migliori.

Baite in controluce

Come ogni anno, le baite innevate di Torgnon sono lì ad attendermi. Vogliono il controluce, e io le accontento.

Il mio Cervino

Ieri si è rinnovato l'annuale incontro a Torgnon con il Cervino, forse la mia montagna preferita. Già questa immagine non è male (presa dalla pista di fondo) ma il vero spettacolo è quando si salgono i primi tornanti della via che porta a Torgnon e il Cervino appare là, in fondo alla valle, in tutta la sua bellezza. Ieri sera, al tramonto, dentro un panorama già fiabesco, il Cervino si stagliava come una pietra preziosa, come una montagna incantata.

martedì 18 gennaio 2011

Salve Regina

Circa una decina di mesi fa, con una scelta azzardata e fantasiosa, ho deciso di imparare a suonare l'organo. Meglio: ho deciso di studiare alcuni brani della celebrazione eucaristica e di impararli a memoria. Con la Salve Regina (foto) sono a 5 brani imparati. E devo dire che proprio la Salve Regina mi ha dato particolari soddisfazioni, perché non è un brano strofa-ritornello che si ripetono, ma è tutta diversa. Certo, i veri musicisti si metteranno a ridere, vedendo la striminzita paginetta della Salve Regina. E non posso dare loro torto. Ma per me è già tanto. Mentre suono ogni tanto guardo le dita e ricordo mia madre che diceva: "Hai le dita lunghe da pianista!" Cara mamma Ines, ho la quasi certezza che questa mia tardiva fioritura musicale dipenda soprattutto da te.

lunedì 17 gennaio 2011

Ancora e sempre sull'amore

Il rosso del tramonto mi ricorda che probabilmente non ho amato abbastanza. Anzi, sicuramente.

La luna

Guardando la luna, stasera, ho pensato a un bel tondo nel cielo, un buco oltre il quale brilla la luce del paradiso sperato.

Smog

Ecco una sconfortante immagine dello smog che attanaglia la piana, da Varese in giù. Non è nebbia, è smog, una sottile e micidiale poltiglia di odori molesti, e noi ci siamo fuori per un pelo, grazie alle Prealpi. Quindi val la pena salire, appena si può. Abbiamo letto che Busto Arsizio ci supera di 181 abitanti, un sorpasso storico, che alimenterà antichi e mai zittiti campanilismi. Ebbene, io dico questo: che le genti di Busto si tengano pure il record degli abitanti e magari anche quello degli opifici e del denaro pro capite, a noi bastano l'aria e il panorama. Mi pare che ci convenga.

foto dal Sacro Monte

Il falò

Pur essendo varesino doc, amante delle tradizioni locali, poeta dialettale, pur avendo scritto parecchi libri su Varese ed elogiato la nostra terra in mille modi, non riesco ad appassionarmi al falò di Sant'Antonio. Non considero irrinunciabile la partecipazione. Sarà perché i miei genitori mi hanno portato forse una volta sola, sarà perché le rare volte che sono sceso la sera del 16 gennaio sono rimasto imbottigliato in fondo a via Carrobbio, sommerso dalla ressa, e del falò ho visto una luce lontana e nessun calore....fatto sta che anche ieri sera non ci sono andato. Però ho cercato sulle cronache varesine notizie, e pare certo che -almeno sino al 1903- non si fa cenno di un falò alla tradizione festa di sant'Antonio, che invece è presente senz'altro nell'Ottocento (vedi Cronache Maroni). Vorrà dire che quando sarò famoso, e verrò invitato fra i notabili che accendono la catasta di legna, bè, allora ci andrò senz'altro!

in foto: falò a Lizzola

Auguri

Tanti auguri, cara Carla (seconda da destra). Circa un anno fa mi hai convinto ad utilizzare non solo il mio blog, ma anche facebook. Così ho fatto. E ora mi diverto. Un abbraccio.

domenica 16 gennaio 2011

Il prof. di religione

Ieri ho visto su RaiTre il prof. Gianfranco Garancini, oggi docente universitario alla Statale, editorialista di Avvenire, costituzionalista noto e apprezzato. E' stato il mio prof. di religione al Liceo Classico; non me ne voglia il buon Gianfranco, ma come prof. di religione non era un trascinatore, del resto ha sempre avuto la tempra dell'intellettuale, e la sua successiva carriera lo ha dimostrato. Amante delle tradizioni locali e della poesia dialettale, Garancini è stato presidente di Giuria al Poeta Bosino, e lì ci siamo rivisti qualche anno fa. Ieri alla tele ha citato un proverbio che non sapevo: "Chi sa fa, chi non sa comanda."
Applicarlo all'attualità è una conseguenza ineludibile.

in foto: immagine dall'ultimo incontro dei miei ex compagni di Liceo

L'avevo detto

Ieri l'avevo detto: si vincerà ancora. E così è stato. Oggi contro Cantù, 82 a 65, un Goss davvero 'grosso'. Come già scritto, tutto si è deciso all'ultimo quarto, ma non punto a punto sino alla fine. Un allungo nostro all'inizio dell'ultimo tempo (in pratica, a noi entravano tutte, a loro nemmeno una) ci ha portato a +20, e la partita è finita già a 5 minuti dal termine. E gli arbitri non sono stati determinanti, una volta tanto. Lo sono quando la palla scotta sino all'ultimo secondo. Forza Varese!

Di figlio in padre

La Provincia di Varese domenica 16 gennaio 2011

Valentina

Auguri, cara Valentina. Più o meno a quest'ora (sono le 8.30) del 16 gennaio 1985 nascevi. Eravamo arrivati all'Ospedale del Circolo alle 5 del mattino, dopo un avventuroso viaggio in Panda sulle vie ghiacciate di una città innevata, un metro di neve a bordostrada, silenzio, un paesaggio da fiaba. Ricordo ogni istante. La nascita di un figlio (e tu eri la nostra prima figlia) segna un passaggio cruciale. E' una svolta epocale. Avevo più o meno la tua attuale età. Prima di diventare genitori si può anche sopravvivere. Poi, si vive davvero.

sabato 15 gennaio 2011

Se la palla non fa ciuff

SE LA PALLA NON FA CIUFF

Domani al PalaWhirlpool andrà in scena il grande derby del basket: Varese-Cantù. Veniamo da sei sconfitte consecutive: sarebbe d’obbligo vincere, ma anche il condizionale è d’obbligo. Staremo a vedere. Non sono un tecnico di basket, non azzardo previsioni, non canto il de profundis. Da appassionato con un minimo di competenza, mi permetto di far notare una cosa. Inizio travolgente per Varese, e ci davano già per miracolati. Poi il vento ha cambiato direzione. Ma guardiano al campionato. A parte due o tre eccezioni, l’equilibrio è la legge. Vittorie e sconfitte si decidono nel quarto tempo, che diventa il succo della partita, la nota dolente o esaltante. E cosa determina le braccia levate al cielo con la V o il viso mesto della sconfitta? Fattori tecnici ma a volte, più spesso, fortuna, decisioni arbitrali pro o contro, un’alchimia di elementi che fa pendere, ad un certo punto, l’ago della bilancia a destra piuttosto che a sinistra. Sì, e gli arbitri hanno la loro parte in uno sport troppo condizionato dal sibilo di un fischietto. Tutto ciò per dire una cosa semplice: Varese sta facendo come i gamberi rossi della Louisiana e si comincia a profilare lo spettro della retrocessione, ma ciò non significa un improvviso deperimento di un ‘prodotto’ che all’inizio del campionato era considerato fra i più appetibili. Abbiamo raccolto in principio vittorie che potevano essere sconfitte, e abbiamo subìto sconfitte che avevano già la parvenza di vittorie. Quindi non hanno ragion d’essere i repentini cambi di umore e i rovelli per cercare di capire cosa non va. Certo, le analisi vanno fatte, gli errori grossolani evitati, ma visto il livello della nostra serie A sarà per noi punto a punto sino alla fine. E quando vinceremo (e vinceremo) ricordiamoci sempre che sarà anche merito degli arbitri e della fortuna.

venerdì 14 gennaio 2011

La potatura

Quando portano a compimento il loro ciclo vitale, le ortensie non sono una bellezza. Infatti non si fotografano. Io l'ho fatto non per testimoniare un deperimento, ma per dire che oggi sono arrivati i giardinieri a potarle, e per me è un giorno particolare. E' già un principio di primavera. Consideravo però che le ortensie hanno la certezza della rinascita primaverile. A noi uomini resta solo una speranza, continuamente provata. E' questo che rende tutto più difficile.

La cartolina


Ricevere lettere è una rarità. Ma anche le cartoline non arrivano tanto di frequente. Quindi ho accolto con gioia l'arrivo di questa cartolina, spedita dai miei amici, in pellegrinaggio in Terra Santa. Spedita da Gerusalemme l'1.1.11: e anche questo è singolare.

giovedì 13 gennaio 2011

Lo chef

I nostri genitori hanno insegnato ai loro quattro figli maschi l'arte di sapersela cavare anche nelle faccende domestiche, ed è stato un bene. In cucina ho sempre saputo fare il minimo per la sopravvivenza, e anche qualcosa in più, ma da qualche tempo ho aumentato il livello del mio menù. Così le mie figlie mi hanno regalato per Natale una Moleskine dove segnare le mie ricette, e in copertina Valentina ha disegnato suo padre, nel tipico abito da cucina: grembiule a pois, felpa a mezza manica e grande pentola del minestrone di verdure. Ci sono due errori: gli occhiali (che in casa uso solo per guardare la tele) e il cappellone da chef, ma per il resto più o meno ci siamo. Il disegno è carino e l'ho utilizzato anche sul mio profilo facebook. Quando sanno che ho tre figlie femmine (più una moglie) tutti dicono: "Chissà come ti viziano!" La realtà è ben diversa: sono io che vizio loro. Anche coi miei manicaretti.

mercoledì 12 gennaio 2011

La conferma di Gianna

Gianna Nannini, neomamma a 54 anni, è al settimo cielo. Ha dedicato alla figlia Penelope la canzone 'Ogni tanto' e dice: "No, la creatività non sono le mie canzoni, ma questa nuova vita." Gianna, mia coetanea, non fa che confermare quanto dico da tempo, rispetto a chi pubblica libri e sostiene: "Un libro è come un figlio." Ma quando mai! E' tutta un'altra cosa. E Gianna è dalla mia parte.

martedì 11 gennaio 2011

lunedì 10 gennaio 2011

Tricolore

Per vivere con un minino di 'decenza' storica questo 150° dell'unità d'Italia, sto leggendo qua e là, fra l'altro il libro GARIBALDI di Denis Mack Smith. Chi mi conosce sa che amo molto Varese, e ora aggiungo che sono felice di essere italiano. Ma non chiedetemi il perché. Molte le ragioni, e nessuna prioritaria o preponderante. Di sicuro la mia non è una scelta per partito preso. Per quello che sanno i miei amici, potrei anche votare Lega. Sul voto non mi sbilancio. E' segreto. No, no, è una scelta naturale, immediata, direi persino ovvia: in fondo sono italiano.

La prova Màrquez

Suggerisco ai miei amici narratori, cioè a tutti coloro che (come me) pensano di poter scrivere un romanzo solo perché non fanno strafalcioni grammaticali o sintattici, di sottoporsi a quella che definisco LA PROVA MARQUEZ. Si tratta di leggere 'Dell'amore e di altri demoni' di Gabriel Garcìa Màrquez. Se passate la prova, cioè se dopo aver letto l'incredibile vicenda di Sierva Maria e degli altri personaggi, siete ancora in animo di scrivere, allora o siete del tutto incoscienti, oppure avete qualche remota possibilità di diventare narratori.