domenica 11 ottobre 2009

Morte anche un po' stronza

Il mio amico Roberto Bof (a sinistra, insieme a Sergio Gianoli, due/terzi di SeSteRo) lascia sul suo blog un messaggio alla morte. L'occasione è il ricordo del collega giornalista Carlo Chiodi. Per Roberto la morte è "povera, vecchia e derelitta, cieca, sorda ed anche un po' stronza, vestita di nero e con la falce in mano...." Invita la morte a non illudersi che Carlo sia morto, Carlo è vivo nel ricordo....Per avere il testo completo, vi invito a visionale il blog (http://robertobof.blogspot.com). Non è certo per scaramanzia, ma ho l'impressione che Roberto sia stato un po' severo con la morte. Senza arrivare a chiamarla 'sorella' come San Francesco, mi pare che la nera signora meriti maggior rispetto. A volte c'è chi la invoca, e per fortuna arriva: può risolvere il dramma di una vita; nella maggior parte dei casi è un esito necessario, per problemi di sovrapopolazione; certo, la morte è davvero tremenda (diciamo pure 'stronza') quando non rispetta la legge dell'anzianità. Io però mi concentrerei non tanto sulla morte, ma sul suo padrone. Chi sarà mai? Mistero. E allora meglio concentrarsi sul Padrone della Vita. Sperare che esista per davvero. Perché se molti affermano: 'C'è la morte, e basta', tale affermazione certo non mi basta.

Torna 'Pensieri e Parole'

A partire da questa domenica, 11 ottobre 2009, torna sul quotidiano La Prealpina la mia rubrica 'Pensieri e Parole', nata alla fine del 1996 grazie ad un'idea di Gianni Spartà, proseguita per undici anni, sino alla fine del 2007, grazie fra l'altro all'attenzione di Fausto Bonoldi, interrotta per due anni ed ora di nuovo in pagina. Tutte le settimane, la domenica, nella pagina delle Lettere al Direttore. Sì, sono contento, mi spiaceva questa assenza, che non ha certo creato scompensi nelle abitudini dei lettori del foglio locale, lo so, eppure... Spero di meritare l'attenzione di qualcuno, e la commiserazione di nessuno.

5° Giro ciclistico Shalom

Alle 9.15 di domenica 11 ottobre 2009, come da programma, dal sagrato della chiesa del Lazzaretto è scattato, dopo veloce punzonatura, il 5° Giro ciclisto Shalom. Come sempre, pochi ma buoni alla partenza. Cielo terso, aria fresca, tanta voglia di pedalare. E di fare quattro chiacchiere, seguendo la sana consuetudine del vero sport dilettantistico. Da destra: Marco Riganti, passista-scalatore dalle lunghe leve; Adriano Russo, buon passista, in netto miglioramento; Gianni Giagor detto Argese, dalle caratteristiche fisico-tecniche ancora da decifrare; infine il sottoscritto.

Bravo Gianni

Gianni Giagor detto Argese è stato di parola, si è presentato alla partenza del 5° Giro Shalom, non in motorino come lo scorso anno, ma in bici, il fiammante 'muletto' di Carletto Maroni, che ha gentilmente prestato il mezzo a Giagor, per favorirne il reinserimento fra i ciclisti. Bravo Gianni! Ma il prossimo anno dovrai portate a termine il giro nella sua interezza, quindi sotto con gli allenamenti!