sabato 17 dicembre 2011

La fanfara 'Vidoletti'


17.12.2011: anche la fantara 'Vidoletti' di Vergiate era presente stamani, ad onorare Angelo Vidoletti. Brani coinvolgenti, squilli di tromba e fra le trombe ho scoperto persino quella, inaspettata, di Antonio Maculan, caro amico di mio padre e mio, pasticciere 'trombettiere', uomo appassionato di dolci e di suoni: diremmo di dolci suoni!

Mostra di presepi


17.12.2011: gli alunni Vidoletti, sotto la guida del prof. Salvatore Cuzzupè, hanno realizzato come sempre artistici presepi. La mostra si può visitare in orario scolastico.

Il flauto della prof


Sempre in onore di Angelo Vidoletti, gli alunni della scuola, preparati dai prof. Rosalba Gazzotti e Ferdinando Fanello, hanno eseguito alcuni brani natalizi. Ma la professoressa Rosalba ha fatto molto di più: eccola sul palco, insieme ai ragazzi, col suo mitico flauto traverso.

La palestra di Mario


17.12.2011, ore 11.15: la 'mia' palestra, dove insegno dal mese di settembre del 1984, è stata stamani ufficialmente dedicata a Mario Croci, amico fraterno di Angelo Vidoletti, suo compagno d'armi in Russia. Ecco l'opera scultorea di Oreste Quattrini, dedicata a Mario.

Tre colpi di fucile


Onore alla memoria della medaglia d'oro Angelo Vidoletti: ecco il momento del terzo colpo di fucile.

I bersaglieri del 1848-1859


Ad onorare Angelo Vidoletti era presente stamani anche il 3° reggimento bersaglieri storici 'Papà Caretto', con le divise e la bandiera del 1848-1859, 1^ e 2^ guerra di Indipendenza.

L'eroe di Natale


La notte di Natale del 1941 Angelo Vidoletti, varesino, bersagliere, 21 anni, morì da eroe in Russia. A 70 anni di distanza, la scuola che porta il suo nome non l'ha dimenticato. Splendeva il busto bronzeo di Angelo stamani, ben disteso nel vento il tricolore, a seguirne le onde nel cielo sereno.

L'intenzione


In un romanzo ogni scrittore fa come vuole: c'è chi prima mette a posto la fine e poi inizia, chi invece (come me) ha un'idea generale, parte e poi si lascia guidare dai personaggi e dagli eventi. Ma la vita non è un romanzo. Lo dico anzitutto per me, che ho ambizioni da narratore e vorrei vivere al meglio. Nella vita è meglio (se si può) chiarire l'intenzione, specificare la meta, altrimenti si rischia di partire e di non arrivare mai, ci si perde, ci si confonde, ci si inganna involontariamente.

Amore e odio


Agli amanti tocca il doloroso 'destino degli opposti': essere i più lontani dal sentimento rabbioso dell'odio, e insieme i più vicini.

Eco


La 'grande gioia' urla contro le montagne della vita, ma l'eco di ritorno può tradursi in 'grande dolore'.