sabato 9 aprile 2011

Luigi Bennati

E' morto il mio amico scultore Luigi Bennati. Classe 1927, per noi ragazzi della Società Varesina di Ginnastica e Scherma era il signor Bennati, papà di Roberto, che faceva ginnastica artistica con noi. Non molto alto, fisico possente, due mani forti come la sua volontà, aveva avuto un'infanzia dura a Milano, ginnasta alla Pro Patria, aveva poi trovato lavoro a Gazzada, alla ItaloCremona, dando sfogo anche alla sua professione di scultore, con opere di pregio, molte delle quali collocate in angoli di piazze e chiese della nostra Provincia. Ricordo che noi ragazzetti gli volevamo bene perché raccontava aneddoti giovanili a metà fra l'incredibile e il realmente affascinante. Ci siamo rivisti molti anni dopo, ho apprezzato la sua arte, la sua voglia di vivere. Ma anche le voglie più prepotenti devono smettere di avere pretese, di fronte alla legge della vita. Che prevede la morte. Ma che spera nella resurrezione. Un abbraccio, caro Luigi.

Che dire?

Che dire di fronte alle parole di Emanuela e Attilio, che hanno visto morire in pochi giorni il loro figlio Fabio? E che dopo oltre 5 anni ancora si portano dentro un dolore infinito? Vorrei poterli abbracciare, e vorrei che in questo abbraccio passasse a me un po' del loro dolore. Ma queste sono ancora e solo belle parole. E allora forse non resta che la preghiera. Se ci riescono loro, quanto è più facile per noi!