domenica 10 agosto 2008

Invidia n° 2

M'è venuta in mente un'altra categoria di persone che invidio: i coraggiosi. Un po' di prudenza è saggezza, ma quando è troppa diventa pavidità. E io sono lì, sul limitare, al confine, on the border line: un po' pavido un po' prudente, un po' saggio un po' codardo. Vorrei mostrare il petto alla Braveheart ma si vedrebbero, ohimè, pochi peli e pettorali piuttosto striminziti.

Dimenticanza

Torno ancora per un istante alla bella serata con gli amici della Shalom, don Angelo e padre Mauro, per segnalare una dimenticanza. Preciso: molti magari ci hanno pensato, ma sarebbe stato meglio ricordarci di loro anche pubblicamente, durante la Messa. Faccio riferimenti a chi, dei nostri amici, è già andato avanti (come diciamo noi alpini) o è già nel Regno dei Cieli, come sperano tutti coloro che ipotizzano una vita eterna: Silvana Castelli, Michele Casoli e Giorgio Volpe.

La villa del Pirata (e di Luisa)


Può apparire strano che un pirata (in questo caso Riccardo Prando, il Pirata del Brinzio) scelga di sistemarsi in una bella villetta, insieme alla moglie Luisa, tradendo le navi e le battaglie. Ma gli anni passano anche per Ric, che vede finalmente realizzarsi il sogno di una casa nuova di zecca, sulla terraferma di Brinzio. Eccolo, con comprensibile orgoglio, davanti alla edificanda magione, giunta ormai al tetto. Bravo, Riccardo, e vedrai che con i soldi del tuo nuovo libro (in uscita nel 2009) salderai tutti i tuoi debiti.