mercoledì 15 luglio 2009

Da soli

Qualche giorno fa scrivevo che la solitudine è tremenda, può distruggerci. E lo credo ancora. Ma la vita è complessa, non basta una frasetta per risolverla. A volte vale un assunto e il suo contrario. Perché in realtà, di fronte al soffrire, siamo soli. Come solo era il Maestro. Gli amici sono il Cireneo, possono aiutarci per qualche passo a portare la croce, ma il legno è nostro. E se forte è la tentazione di passarlo ad un altro, non di meno ci spetta. Certo, noi avremmo scelto una strada esistenziale diversa, ma questo è quanto. Protestare non risolve nulla, caso mai peggiora.
Soli.
Gli amici (essenziali) servono a dirti che quel peso lo si può portare.
Ma il peso ci tocca.

Ancora sulla felicità (del resto è così importante)

Qualche giorno fa scrivevo, citando Einstein: "Non è importante essere uomini di successo, ma di valore." E oggi scrivo, citando me stesso: "Non è importante essere uomini di valore, ma uomini felici." Gli uomini di valore sono importanti per la società, ma lo sono anche per se stessi? Non è detto. Posso dedicare tutta la mia vita ad una causa nobile, vincere il Nobel per la Pace, eppure egualmente non essere felice. La felicità non è (solo) questione di testa. Posso razionalmente credere all'estrema validità di un ideale, ma non desiderarlo davvero. La felicità ha a che fare con la soddisfazione di un desiderio, e il desiderio non lo si pensa: lo si sente.

Tanto per cambiare, Campo dei Fiori

Tanto per cambiare, ecco un'altra salita al Campo dei Fiori. Però questa volta non sono solo, come capita sempre. Una salita in compagnia, che è anche più divertente. Matteo, Paolino, Livio, Adry, Marchino e il sottoscritto, seduto, riconoscibile per la maglia bianca di leader dei giovani, al Giro d'Italia. Peccato che, nel gruppo, sia il più vecchio (no, forse Livio mi batte di qualche giorno). E poi giù tutti insieme, a rotta di collo, verso una meritata cena.