martedì 23 settembre 2008

Cicale in vetrina

Non è che si noti molto (a sinistra, sotto il freno destro della bici), ma in vetrina alla Libreria Pontiggia-Feltrinelli hanno allineato anche il mio CICALE AL CARBONIO. Sono molto orgoglioso di far parte del novero degli autori, meritevoli di tanta vetrina. Certo, la concorrenza non manca, qui tutti i libri sgomitano per farsi largo, ne abbiamo di vistosi e modesti, di 'arroganti' e timidi. Mi basta essere quello che sono, lì in un angolino, curioso di vedere le facce della gente, oltre la vetrina, in corso Moro.
per il dialogo: carlo.zanzi@tele2.it

Foto di gruppo


Sono molto orgoglioso di questa foto, io, amante della bici. Da sinistra vediamo Vittorio Adorni, Sandro Stocchetti, Francesco Moser e Gianni Motta. Abbiamo ben due Campioni del mondo, oltre a tant'altro. Ma soprattutto poso di fianco a Sandro Stocchetti, grande atleta e organizzatore di eventi. Era il segretario dei Mondiali a Varese del 1951, fu lui, insieme ad altri, a contare i soldi raccolti dopo la gara iridata, soldi che riempirono una vasca da bagno. E' una foto che risale all'estate del 2006, eravamo ospiti nella villa piemontese di Amedeo Colombo, mister Shimano, presidente dei Mondiali 2008. Adorni-Moser-Motta, cioè i miei sogni di ragazzo...allora ero proprietario di una pesante bici senza cambi e quando arrivava la salita, fingevo di smanettare sopra un immaginario Campagnolo...e poi via, solo con la rabbia delle gambe.

La bici di Coppi

Di questi tempo ogni vetrina di negozio mostra una bici. Questa è speciale, si trova dal fruttivendolo Dell'Ova di via Morosini. E' una bici di Fausto Coppi. Proprietario: il grande Sandro Stocchetti, che nel 1944 era autista di re Vittorio Emanuele III. In quei panni ebbe modo di andare a prendere al porto di Napoli il grande Fausto, di ritorno dall'Africa. Il campionissimo, anni dopo, per sdebitarsi di quel passaggio, regalò una sua Bianchi a Sandro. Eccola, infiocchettata di grappoli d'uva.

Privilegiato



Certo, per me è facile parlare. Posso godermi i Mondiali al meglio. Sono appassionato di ciclismo, sono a casa dal lavoro, ho il pass da giornalista che mi permette di entrare senza problemi, ho tutto il tempo di girare la città scattando foto...ma capisco benissimo chi di questi Mondiali si lamenta per i disagi. La medaglia ha sempre due facce. A me questa volta è capitato di stare dalla parte fortunata, ma non è sempre così, ovviamente. Diciamo poi che oggi hanno motivo di lamentarsi anche gli under 23, impegnati nella cronometro d'esordio. Acqua e gelo, strade viscide e visibilità limitata. Varese non si smentisce: un raggio di sole e una folata di pioggia.

In festa coi Festi

Nomen atque omen, cioè nome e augurio, che è come dire che nel nome è già contenuto un presagio del destino futuro. E in effetti per Valerio Festi ciò è quanto mai veritiero. Un uomo 'festaiolo'. Per Monica Maimone, sua moglie, un po' meno, in ogni caso si deve a loro il fascino della splendida cerimonia di inaugurazione, che ieri sera ha dato il via ai Mondiali di ciclismo. Un Mapei Cycling Stadium stracolmo, e una Varese che ha fatto un figurone. Bravi i Festi e i loro collaboratori....'Varese va, Varese va, Varese va...' come canta Memo Remigi.

Land of Tourism

Mi immagino un forestiero che arriva a Varese, per i Mondiali, e vede questo scorcio. Bhè, mi pare che facciamo un'ottima impressione, che il nostro biglietto da visita sia quanto mai qualificante.