lunedì 31 maggio 2010

A letto

Nelle chiacchiere un po' assonnate del dopopranzo, è saltato fuori il discorso dei figli, che la sera rientrano tardi. Come in ogni famiglia, anche nella mia la mamma è più apprensiva del papà. E allora mio padre ha ricordato che anche mia madre, a letto, attendeva i sonnambuli (Hinn munanca da 'rivà chi fio là!' cioè 'Non sono ancora arrivati quei ragazzi') e mio padre diceva: "Ma sono all'oratorio, stai tranquilla." E in effetti mia madre aveva ben poco da temere. Ma sempre mio padre ha ricordato ciò che diceva sua madre a suo padre, preoccupata perché soprattutto un mio zio di notte aveva l'abitudine di folleggiare (vedi foto). E cosa rispondeva mio nonno? 'Sta tranquila, tant l'omm al porta a cà nagòtt!' (Stai tranquilla, tanto l'uomo non porta a casa niente) Una morale piuttosto discutibile, molto pratica, che forse a quei tempi bastava per mettersi il cuore in pace e per prendere sonno.

Il riscatto

Grande Ivan! A quattro anni di distanza rivince il Giro d'Italia. E la sua Varese è contenta. Sarebbe meglio non cadere, ma poiché prima o poi tutti cadiamo, allora ciò che conta, alla fine, è rialzarsi e rimettersi in sella. Pedalare di nuovo, verso il traguardo del riscatto.

Roberta e Giovanni

Purtroppo non ho una foto che li ritragga entrambi (i miei amici Roberta e Giovanni detto Gianni), e magari sarà lo stesso Giovanni a procurarmene una (per aggiornare il mio archivio) ma lo stesso (e con un giorno di ritardo) porgo loro gli auguri, per il loro anniversario di nozze. Avanti così!

domenica 30 maggio 2010

Ciao Amedeo

Dieci anni fa se ne andava, cioè moriva, il mio amico Amedeo Bianchi. Che non è il personaggio in foto, che è suo figlio Arnaldo, poeta, altro mio amico. Amedeo era un gentiluomo, scrittore, poeta (anche dialettale) che ho avuto il piacere di conoscere per troppo poco tempo. Lo voglio ricordare con una sua poesia, tratta dalla raccolta 'Il labile confine'. Amedeo riconosceva al figlio Arnaldo maggiori doti di poeta, mentre lui si considerava più un narratore. Ma anche come poeta non era affatto male. E lo si capisce leggendo IL CRUCCIO
Questo tuo strano cruccio/ch'io sento palpitare/come il trepido cuore/d'un passero irretito/nel cavo delle mani/vorrei poterlo sfare./E di parole fasciarlo/(tenere gemme d'olmo)/d'armonie inondarlo.

60 anni di Messa

Tanti auguri, caro don Umberto (a destra, qui con l'attuale parroco di Sant'Ambrogio, don Giorgio): sessant'anni di Messa sono un bel traguardo. Classe 1926 come mio padre, la deambulazione è un po' difficoltosa ma la mente è sveglia e vivace. Sono già passati 10 anni da quel libro, scritto da me per ricordare i tuoi 50 anni di Messa. Due lustri passati in un soffio, secondo le leggi di questa vita che se ne va, e non si capisce perché abbia tutta questa fretta.


84 anni!


Tanti auguri, caro papà Mario. Per la miseria, 84 anni portati alla grande! Sto cercando di rubarti il segreto, ma ho l'impressione che sia soprattutto una questione di geni. Speriamo che tu ne abbia lasciati un po' anche per me.

sabato 29 maggio 2010

Forza Ivan


Ivan Basso (a destra, qui con Gianni Bugno) venne a trovarci alla Vidoletti nel 2008: era testimonial dei Mondiali di ciclismo varesini, una scelta che fece discutere, perché allora Ivan era in 'purgatorio', stava scontando i due anni di squalifica per doping. Due anni dopo, oggi, sta affrontando il Passo Gavia, che anch'io conosco molto bene, come il Passo del Tonale, che vedrà la fine della tappa odierna del Giro. Poi resteranno solo i 15 km della cronometro di domani. Ivan è in maglia rosa, domani potrebbe gioire alla grande. E rinascere, dopo la punizione. E' giusto concedere la possibilità del riscatto a chi ha sbagliato, ma non è da tutti riuscire a riscattarsi, senza cedere alla disperazione e al vittimismo. Altri corridori non ce l'hanno fatta. Ivan sta dimostrando, ora, sui tornanti del Gavia, cima Coppi del Giro, che è un campione.

venerdì 28 maggio 2010

Una casa per crescere

In quella bella villa di Fogliaro, di fianco alla chiesa, in via Cirene 1, ci passavo le estati. Più che nella villa, nel giardino, perché i miei zii Emilio e Lina erano i custodi. Oggi la villa è diventata la residenza di 14 adolescenti con problemi psichici, temporaneamente allontanati dalla famiglia. Si realizza quindi il progetto 'Una casa per crescere', voluto dalla Fondazione Renato Piatti Onlus, che fa di tutto per dare speranza ai minori con problemi psichici. Si tratta qui della prima Comunità terapeutica per minori, della Provincia di Varese. Per chi vuole approfondire e collaborare: www.fondazionepiatti.it
in foto: una delle feste, organizzate dalla Fondazione per raccogliere fondi

Walter, un signor giornalista

Trent'anni fa moriva Walter Tobagi: una persona seria, un giornalista d'impegno, un uomo coraggioso. Non possiamo dimenticarci di gente così. Ne va della serietà del nostro futuro. Insieme mi viene da ridere, pensando a certi giornalisti di oggi, italici salvatori della Patria, stizzosi e superpagati megalomani della carta stampata e delle televisioni, e spesso di entrambe. Barattano il culto di sè (bene in vista) con il sacrificio di sè, non si sa bene a motivo di quale idealità.
Walter era di tutt'altra pasta.

Nuova Presenza 1-2

Continua l'opera meritoria dell'amico poetaeditore Dino Azzalin. Dopo il numero 0 di qualche tempo fa, è stata presentata ieri la rivista letteraria (edita da Nem) NUOVA PRESENZA, numeri 1 e 2. Due gli argomenti trattati, frutto dei contributi di molti autori: Lo straniero e il problema dell'accoglienza; Il futuro della cultura a Varese. Questa rivista sarà a breve nelle librerie varesine. Acquistarla sarà come stringere la mano a Dino.

Via Carlo Zanzi

Credo sia giusto, di tanto in tanto, esternare i propri pensieri megalomani. Anche per avere qualcosa di cui vergognarsi pubblicamente. Ebbene, ieri pomeriggio ho notato che la via che conduce al Campo dei Fiori, dopo il bivio per il Sacro Monte, si chiama (con grande fantasia) via Campo dei Fiori. Se -dico se- un domani dovessero dedicarmi una via, vorrei che fosse proprio questa. Via Carlo Zanzi (già via Campo dei Fiori). Credo di meritarmelo, in virtù delle 109 salite in bici al Campo dei Fiori del 2007, e delle 60-70 che compio ogni anno, da almeno 15 anni. Sperando di poter continuare ancora a lungo, arrivando magari ad un totale di 20.000 ascese. Comunico poi che la Prima salita al Campo dei Fiori della Vidoletti, causa maltempo, è rinviata a giovedì 3 giugno, stesso orario (15 a piedi, 16 in bici, partenza dalla Vidoletti).

Ogni giorno

Non c'è niente da fare. Noi pensiamo di aver imparato la lezione, di aver appreso i segreti per mantenere la felicità...poi ci accorgiamo che la conquista della felicità (stato di grazia davvero inafferrabile) è la fatica di ogni giorno. Ogni giorno si ricomincia da capo, costretti a valicare tutti i limiti che ci separano, che ci allontanano dall'auspicabile, gradito benessere interiore.

mercoledì 26 maggio 2010

Odorata ginestra

E' fiorita la ginestra. Mi sono innamorato di questo fiore nella primavera del 2006, quando ho imparato a conoscerla durante una breve vacanza a Sirolo, sul Conero, in occasione del 25° di matrimonio. Da allora l'ho cercata a Varese, trovandola solo nei pressi del camposanto di Casbeno (foto) e vicino alla Terza Cappella del Sacro Monte. Giacomo Leopardi (che cantò quelle incontrate sul Vesuvio) la definì 'odorosa e lenta' (perché dallo stelo flessibile). Odorosa non tanto, ha un profumo molto delicato, decisamente coperto in questi giorni, a Varese, dai 'prepotenti' fiori di sambuco, che amo perché dalla loro essiccazione nasce il Pan Meino. La ginestra è, per me, fiore legato ad un evento, fiore che immediatamente rimanda a profumi, sensazioni, ricordi. La ginestra è un fiore parlante. E' l'occasione di un ritorno.

lunedì 24 maggio 2010

Non diamo spazio agli idioti


"La maggior parte degli ostacoli sono di natura mentale. Se hai paura di fare una cosa, pensa che sicuramente un idiota la farà al posto tuo"
Helenio Herrera (1910-1997) già allenatore dell'Inter.

C'ero anche allora


Dunque....sia nel 1964 che nel 1965, purtroppo, c'ero già..avevamo da poco acquistato la nostra prima televisione, piccola piccola, e da quel minischermo ho visto la vittoria dell'Inter contro il Real Madrid (3 a 1) e quella, dentro una piovosa notte milanese, dell'Inter contro il Benfica (1 a 0, gol di Jair), conquista delle nostre due precedenti Coppe dei Campioni. E da quelle vittorie è nata la mia preferenza per i nerazzurri. La predilezione per una squadra nasce da ragioni razionali (in genere vittorie importanti) ma poi diventa irrazionale, a quel punto detta legge il cuore. Chissà, se avessi visto, nel 1963, la vittoria del Milan in Coppa dei Campioni, sarei diventato milanista!!!! Non sia mai!

domenica 23 maggio 2010

Ivan è tornato

Il ciclismo mi ha tradito già troppe volte. Emozioni fasulle. Anche per questo non avevo sino ad ora seguito il Giro d'Italia. Oggi sapevo che arrivavano in salita, sullo Zoncolan, una delle ascese più dure. E allora ho acceso la tele. Godendomi l'impresa del varesino Ivan Basso. Dopo quattro anni di attesa e (immagino di sofferenza, anche psicologica) Ivan ha di nuovo alzato le braccia al cielo, vincendo una tappa esaltante. Anni di pazienti allenamenti su quelle che sono anche le mie montagne, Cuvignone e soprattutto Campo dei Fiori. Ivan (lo voglio credere) sta dimostrando che si può cadere, ma ci si può anche rialzare...magari più forti di prima.

Il tifo varesino

E' mezzanotte e il centro di Varese saluta i triplici campioni...si dirà che ci sono cose più importanti nella vita del calcio (e concordo), si dirà che anche fra le secondarie, il calcio ha aspetti non positivi (e concordo), si dirà che il nostro allenatore sta sulla palle a molti (e posso capire, è un primo della classe), si dirà...si dirà...si dirà...ma ieri notte si diceva una sola parola: INTER

Buddy

Buddy in nerazzurro

Meglio non si può

Tutt'al più potranno eguagliarci...meglio della tripletta non si può

L'eroe


Diego Milito, gol pesantissimi

giovedì 20 maggio 2010

Un Fico secco

Stamani è venuto a trovarci, durante le gare di atletica, Bruno Arena (uno dei due Fichi d'India), un Fico secco nel senso che cerca disperatamente di dimagrire, anche con l'uso della bicicletta. Bruno è un prof. di educazione fisica 'fallito', però è un comico riuscito. Non so se rimpianga di non aver fatto il prof (non credo) però ama lo sport, e questo gli fa onore.

La Vidoletti in alto

Nel mentre che pubblico la foto dei ragazzi di prima media della Vidoletti, impegnati stamani nelle gare di atletica leggera, sul campo 'Bellorini' di Calcinate degli Orrigoni (ragazzi che hanno onorato la maglia della loro sportiva scuola), ricordo a tutti i lettori (e soprattutto agli ex alunni Vidoletti) che venerdì 28 maggio si sale per la prima volta al Campo dei Fiori. Si parte alle 15 dalla Vidoletti (chi vuole salire a piedi) e alle 16 (per chi vuole venire in bici). Vi aspetto.

Sport per sport


Col tempo sto perdendo parte della mia carica agonistica, sto limando via gli eccessi, per approdare ad una visione di sport più rivolta al versante del puro divertimento. Ci pensavo ieri, quando ho condotto alcuni ragazzi della Vidoletti al tradizionale torneo Basket TrecontroTre, al Campus. Un tempo mi mettevo lì, urlavo, me la prendevo...oggi lascio fare a loro, c'è il capitano che decide i cambi, che si arrangino. Ma soprattutto: che si divertano...senza stress.

domenica 16 maggio 2010

Ancora sul colle della cultura

Tutto bene al nostro annuale incontro di ex liceali attempati ma vitali. Foto sul sacro colle della cultura, pranzo alla Rasa, quattro passi in centro, sosta al Bologna e saluti. Ma prima del commiato io e Lelella (grande interista come me) ad ascoltare in auto, alla radio, gli ultimi trepidanti minuti di Siena-Inter. E in più il sole. Una domenica da ricordare, non c'è dubbio.

venerdì 14 maggio 2010

'Maturi' da 35 anni

Domenica prossima, 16 maggio, a mezzogiorno, noi compagni del Liceo Classico 'Cairoli', sezione C, ci ritroveremo sul sacro colle, a 35 anni dalla maturità, anno 1975. Foto, saluti e poi tutti a mangiare una pizza alla Rasa. Ci siamo ritrovati dopo 10 anni, dopo 20, saltati i 30 siamo passati ai 32 anni dalla maturità, anno 2007 (vedi foto, io sono il primo in alto a sinistra) e da allora abbiamo deciso di trovarci tutti gli anni. L'ho già scritto più volte, dopo i cinquant'anni succedono strane cose, nascono nuovi bisogni. Siamo sempre una quindicina, un buon 70% della classe, e taluni si sobbarcano anche lunghe trasferte pur di esserci. C'è chi sostiene che questi incontri mettono tristezza. Altri che non servono a nulla, solo per rimpiangere il passato, facendo perdere l'attenzione sul presente. I più estremisti giudicano questi incontri addirittura il ritrovarsi di cinquantenni falliti, che hanno bisogno di sostenersi e consolarsi a vicenda. Non la penso affatto così. Sono quattro-cinque ore all'anno (e pensiamo a quanto tempo buttiamo via!) che, fra l'altro, ci ristampano sul viso la parvenza di quelle risate che -diciamolo- si facevano solo a scuola.

giovedì 13 maggio 2010

Pensieri

I pensieri sono liberi e birichini come le pazze nuvole di maggio. E se volessimo tenere a bada un pensiero, ne arriverebbe subito un altro che a bella posta inzigherebbe il primo, sostendo che non è possibile far tacere il ronzio della mente, vispa come un alveare. C'è chi sostiene che, per l'inferno, basta il pensiero. Se Dio incenerisse tutti gli autori di pensieri poco nobili, ho l'impressione che troveremmo a terra solo mucchietti di cenere.

mercoledì 12 maggio 2010

Un po' di violenza

Come vorrei dire a Dio 'grazie di esistere', con la stessa certezza che accompagna la medesima frase, rivolta alla persona amata. Una persona in carne ed ossa, naturalmente. E invece, ogni giorno, mi tocca fare un po' di violenza alla mia intelligenza. Che non è un granché (l'intelligenza mia), ma abbastanza per propiziare il dubbio. Ogni giorno devo cercare di convincerla che potrebbe essere anche vero, devo zittire le sue proteste, devo rabbonirla. Alla fine tace e si adegua, ma so bene che non è pienamente convinta. E tornerà alla carica.

Nella morsa delle nubi

Nubi in cielo e nebbio sulla terra. Verrebbe da scrivere che Varese è stretta nella morsa dei monsoni prealpini, manca l'aria, l'umido arrugginisce gli ingranaggi. Nei volti dei varesini mestizia, stress e voglia di sole. Ci vuole una gran pazienza. Ognuno adotti le sue tecniche, per non annegare in meteopatie poco produttive. Una cosa è certa: quest'estate non avremo problemi di siccità. Le falde stanno inciccendo mica male.

martedì 11 maggio 2010

Cronache familiari


Un po' di cronaca familiare, anche perché lo scrittore Mario Spinella ebbe l'ardire di paragonare la mia raccolta di racconti L'ULTIMO NEMICO alle CRONACHE FAMILIARI di Vasco Pratolini. Bontà sua. La nostra gatta Amelie, come in genere tutti i gatti, pensa agli affaracci suoi, non si lascia molto coccolare, spesso dorme e ostenta disinteresse per le umane cose. Ma all'ora di pranzo e cena arriva, mangia nella sua scodella ciò che gli spetta e poi si mette a tavola con noi, nel suo angolino, dimostrando che ama sentirsi parte della famiglia che la adottò, quasi 5 anni fa. Sta lì buona, osserva, a volte tende la zampa come un mendicante in cerca di denaro, poi quando abbiamo finito se ne va. Mai una volta che aiuti a sparecchiare!

lunedì 10 maggio 2010

Da Brusimpiano al Santuario di Ardena

Giustifica

Torna la cronoscalata Brusimpiano-Santuario di Ardena, organizzata fra gli altri dal mio amico Paolo Costa, buon scalatore. Si tratta di 3 km di salita, con punte massime del 9%, in programma domenica 23 maggio, con partenza alla francese da Brusimpiano (si arriva, ci si iscrive e si parte) fra le 8.30 e le 12.30. 10 euro di iscrizione, che serviranno a finanziare i restauri del noto santuario di Ardena. In più un pacco regalo. Ci sarà anche il mio amico Berny, direttore del parco Campo dei Fiori, che a prezzo stracciato fornirà il kit per le Cronoscalate mondiali, una sua idea.

in foto: un concorrente, alla partenza dell'edizione 2009

In effetti è oggi

Sì, ieri mi sono sbagliato, in effetti è oggi l'anniversario di matrimonio (trent'anni!) degli amici Fausta e Bruno. Poco male. Ciò mi ha permesso di recuperare questa bella foto dell'amico Paolino, che ritrae gli sposi (non più novelli ma sempre belli) sul Poncione di Braga, nell'esercizio di una delle loro passioni preferite, le passeggiate in montagna. Altro che auto d'epoca (vedi il precedente post), a loro occorre il gatto delle nevi per la luna di miele!

domenica 9 maggio 2010

Tutti al Campo dei Fiori

Approfitto della Prima Giornata Nazionale della bicicletta per dare l'avviso, destinato a tutti gli ex alunni Vidoletti e a chi vuole venire: venerdì 28 maggio è in programma la PRIMA SALITA 'VIDOLETTI' AL CAMPO DEI FIORI, a piedi o in bici. A piedi: partenza ore 15 dalla Vidoletti. In bici: partenza ore 16 dalla Vidoletti. Si arriva tutti al cannoncino del Campo dei Fiori. 10 km di salita! Diffondete la notizia.

I tre decenni di Fausta e Bruno

Tanti auguri, cari Fausta e Bruno. Trent'anni di nozze non sono solo un'ebbrezza da innamoramento. Trent'anni, i figli già sposati, già nonni. Mi verrebbe da scrivere: cosa volete di più? Forse una bella auto d'epoca, per ripartire verso una nuova luna di miele.

Sono un uomo 'mobilizzato'

Oggi, domenica 9 maggio, è la Prima Giornata Nazionale della bicicletta. Tutti in bici, seguendo lo slogan 'La bici mobilita l'uomo'. Bè, almeno in questo campo credo di aver dato (e di dare) il buon esempio. Possiedo una city-bike (in foto), una mountain-bike e due bici da corsa. Ma soprattutto le uso. Tutti i giorni. Primaveraestateautunnoinverno.

sabato 8 maggio 2010

Cara mamma

Cara mamma, domani è la tua festa. Un bacio e un abbraccio che non si staccano mai. Dopo i 50 si fanno strane cose. Io ad esempio mi sono messo da qualche tempo a studiare le scale, utilizzando il Montani che gentilmente Paolo regalò a Maddalena, quando le insegnava pianoforte. Come sai io strimpello solo la chitarra. Ho improvvidamente e stoltamente rifiutato le tue lezioni di piano, allora, ho buttato via la tua bravura, la tua disponibilità. Non è che uno dei tanti rimpianti che ho. Ci ho messo molto, a 54 anni la mente e le mani s'ingrippano..però ho già imparato la scala di Do maggiore, di La minore (sia melodica che armonica) e di Sol maggiore. Le suono ad occhi chiusi. Vedo te, giovane, negli anni Quaranta, spinta dallo zio Bruno, che impari le stesse identiche scale, che schiacci tasti simili ai miei. E sono felice. Perché questo strumento, e gli occhi chiusi, regalano una vicinanza incredibilmente dolce.

Coppia esemplare

Una bella coppia la coppia Alberti. Ricordo l'accoglienza nelle loro case, in viale Belforte e a Livo. Ricordo che mentre a casa mia si andava a olio di semi e margarina, lì abbondava il burro, segno del benessere propiziato da tanto lavoro e dai rischi di chi vuol fare l'imprenditore. Ora Sandro mangia il pane degli angeli. Chi vuole pregare per lui può farlo, partecipando al rosario al Lazzaretto (domenica ore 21) o il giorno del suo funerale, lunedì.

La prima Volta di Luisa

L'amica Luisa Oprandi (qui alla Festa del Pd dello scorso anno) è insegnante come me, giornalista pubblicista come me (con comuni esperienze al settimanale cattolico Luce) e pubblica libri come me. Il suo ultimo è stato presentato ieri sera. Purtroppo non ho potuto essere presente, ma rimedio con questa minima pubblicità al suo lavoro, edito da Macchione. Titolo: 'I care-la chiave di Volta di un nuovo partito.' Ne hanno parlato i giornalisti Maniglio Botti e Alberto Mentasti. Di che si tratta? Leggo il sottotitolo: racconto di ideali a servizio della politica e della nostra storia, attraverso la biografia di Giovanni Volta. Un personaggio -aggiungo io- che ho avuto il piacere di conoscere anni fa, quando seguivo la politica varesina. Un vero galantuomo.

venerdì 7 maggio 2010

Ciao, Sandro

Caro Sandro, ti ho sempre chiamato signor Alberti e non ti ho mai dato del tu. Ma oggi mi viene spontaneo. Ciao, Sandro, papà dei miei amici, grande lavoratore, uomo di caccia e di pesca. Letta la tua famiglia e la tua vita, direi uomo fortunato.

L'evidenza

Riflettevo sul termine 'evidenza' appaiato alla fede. I miei amici ciellini amano definire evidente la presenza di Cristo, la verità dell'esperienza ecclesiale, evidente l'esistenza di Dio, evidente il primato della Chiesa Cattolica eccetera. Beati loro. Per me nulla è meno evidente della fede. Evidente è la mela della foto. Del resto la fede, per essere tale, non dovrebbe regalare alcuna evidenza, perché la fede per definizione è mistero, salto nel buio, pazzia, irrazionalità, rischio, scommessa. Una fede certa non è fede, anche se noi abbiamo bisogno di certezze. L'unica certezza che ho io è il bisogno di Dio. E una delle prove più 'evidenti' dell'esistenza di Dio, per me, è il fatto che continui a credere, nonostante gli irrisolvibili dubbi, regalo della mia umanità.

giovedì 6 maggio 2010

Non dimentico

Per l'Inter in generale non posso che essere soddisfatto: una Coppa Italia più che meritata (e uno!). Una parola però la spendo per il lungo e dinoccolato Mario Balotelli, sin troppo osannato per la sua prestazione. Dunque: la sua prestaizone è stato men che normale, nulla di esaltante, e ritengo poi che abbia accentuato alcune cadute. La qual cosa non giustifica per nulla il fallo animalesco di Totti. Come ho scritto in un post precedente, se Mario vuole riconquistare almeno in parte la mia stima deve ora contribuire con maggior concretezza alle vittorie nel Campionato e in Champions, e poi gli restano i 400 km del Cammino di Santiago, con cenere, saio e cilicio. Perché io non dimentico la maglia gettata a terra, a differenza di molti altri.

Totti radiato

Ecco il mestriere che può fare, come massimo, Francesco Totti, dopo il fallo inenarrabile di ieri sera: il legionario da Colosseo. Nulla più. Un fallo così cattivo e brutale non l'ho mai visto. Ora lo chiamano fallo 'da frustrazione'! Altro che espulsione, uno così è da radiare, da eliminare a vita da ogni competizione calcistica. E questi sarebbero gli esempi per i nostri giovani? Fa il simpatico e il pacioso in pubblicità e poi sfoga la sua 'frustrazione' in quel modo? Uno spettacolo davvero indegno e umiliante per il mondo del calcio.

mercoledì 5 maggio 2010

L'ultimo libro

Concludo questa lunga e anche un po' pallosa elencazione dei libri che ho pubblicato nei miei primi vent'anni di scrittura, con il solo libro uscito nel 2009. Si tratta di AgendaVarese2010 che, rispetto alle altre, presenta alcune novità. Causa crisi economica, per poter uscire ho dovuto cercare l'accordo fra due editori, Macchione ed Eureka by Sintesi Media. Per lo stesso motivo per la prima volta mettiamo in Agenda un po' di pubblicità, per diminuire i costi. Inoltre è la prima volta che la nostra Agenda non viene presentata in Salone Estense, ma nella rinnovata sala dell'ex Cinema Rivoli. Ancora una volta ringrazio i fotoreporter Angelo e Domenico.
E per l'avvenire? Come sempre non faccio anticipazioni, dico solo che, nonostante gli insuccessi letterari, non ho ancora appeso la penna al chiodo, vado avanti e qualcosa verrà fuori. Spero qualcosa di presentabile, di leggibile, di interessante.

Niente paura

Questo sintetico pensiero, formulato in mezzo ai monsoni prealpini che mi trovano felice, capace di non farmi condizionare dal meteo, potrebbe apparire di grande tristezza; in realtà è di profonda consolazione:
Non dobbiamo avere paura della morte. Alla fine, ci riescono tutti.

In foto: Decima Cappella della Via Sacra: la Crocifissione


martedì 4 maggio 2010

Monsoni prealpini


I monsoni prealpini sono arrivati, e per un po' di giorni staremo a mollo. L'immagine è emblematica, si nota la pioggia cadente dalle parti della cosiddetta 'palla di Garibaldi', a Biumo Inferiore, come a dire: questo tempo fa roteare le palle. In realtà bisognerebbe chiamarla 'la palla di Urban', perché dopo la storica battaglia di Varese (quella appunto del 26 maggio 1859, con vittoria del prode Garibaldi e dei suoi Mille), il feldmaresciallo Urban tornò e cannoneggiò a lungo sulla città, regalando palle di metallo un po' qua un po' là, mentre l'eroe dei Due Mondi era altrove. Ma palle o non palle resta la pioggia, che intristisce non poco, nubi così compatte e pastose che se anche tutti i varesini, per assurdo, si mettessero all'unisono a soffiare contro il cielo, nulla sortirebbe.

Facci sognare

Com'era facilmente prevedibile, c'era tanta gente questo pomeriggio al camposanto di Giubiano, per la commemorazione funebre in ricordo della mitica professoressa Tettamanzi (a sinistra, qui con il preside Antonio e l'altra collega Mariuccia alla festa del pensionamento, giugno 2008). Se non sapessi di farle torto (Rosi non amava la retorica), dire che piangeva il cielo sopra Varese, e piangevano i presenti. No, dirò invece che erano presenti molti ex alunni, giovani che hanno sentito da quella vivace professoressa di francese parole relative alla realizzazione dei propri sogni. Anzi, prima l'invito ad averne, e secondo la convinzione di poterli realizzare. E quando un insegnante ravviva i sogni dei giovani, li stuzzica, li invera con una vita realizzata, allora...quella prof non si dimentica.

lunedì 3 maggio 2010

Ciao, Rosi

Ciao Rosi...sì, certamente non ti sei goduta la pensione, ma mi piace pensare che tu ti sia goduta la vita, e certamente il tuo passaggio da un giorno all'altro (ai nostri occhi troppo breve) non è stato insapore.

domenica 2 maggio 2010

Figlio di Piero Chiara

C'era talmente tanta gente, ieri sera, al Teatro Sociale di Luino, per accogliere Andrea Camilleri (vincitore del Premio Chiara alla carriera 2010) che non sono neppure riuscito ad entrare. Per fortuna sono arrivato almeno in tempo per qualche foto allo scrittore siciliano, papà del Commisario Montalbano, noto nel mondo. Mai tanto successo per uno scrittore premiato al Chiara. Dai miei colleghi giornalisti ho saputo che il 'vecchio' Andrea (84 anni) ha lasciato ai presenti frasi meritevoli. Fra le quali sottolineo le seguenti, che appartengono anche a me: "Le torri d'avorio (entro le quali a volte si ritirano i cosiddetti intellettuali) mi spingono al suicidio." E ancora: "Prima bisogna vivere e poi filosofeggiare. Per scrivere ho bisogno della vita, dei sapori e degli odori, del caos, dei nipotini..." Camilleri si è definito "figlio di Piero Chiara" e sono certo che il buon Piero sarebbe stato padre orgoglioso di tale figlio.

Buona azione

Stamani ho compiuto una delle mie periodiche buone azioni, per 'ossigenare' il matrimonio.

sabato 1 maggio 2010

Giorni

Nell'inarrestabile succedersi dei giorni e delle notti mi viene più spontaneo, oggi, non il lamento per dover contare un giorno in meno, ma la riconoscenza per avere a disposizione un giorno in più.