sabato 8 maggio 2010

Cara mamma

Cara mamma, domani è la tua festa. Un bacio e un abbraccio che non si staccano mai. Dopo i 50 si fanno strane cose. Io ad esempio mi sono messo da qualche tempo a studiare le scale, utilizzando il Montani che gentilmente Paolo regalò a Maddalena, quando le insegnava pianoforte. Come sai io strimpello solo la chitarra. Ho improvvidamente e stoltamente rifiutato le tue lezioni di piano, allora, ho buttato via la tua bravura, la tua disponibilità. Non è che uno dei tanti rimpianti che ho. Ci ho messo molto, a 54 anni la mente e le mani s'ingrippano..però ho già imparato la scala di Do maggiore, di La minore (sia melodica che armonica) e di Sol maggiore. Le suono ad occhi chiusi. Vedo te, giovane, negli anni Quaranta, spinta dallo zio Bruno, che impari le stesse identiche scale, che schiacci tasti simili ai miei. E sono felice. Perché questo strumento, e gli occhi chiusi, regalano una vicinanza incredibilmente dolce.

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