domenica 4 settembre 2011

L'ombra di Sergio

Abbiamo incontrato anche Sergio di Siero (eccolo, occhiali scuri, insieme al prof. Soru) ieri pomeriggio, davanti alla Libreria Del Corso, impegnato a presentare il suo ultimo romanzo, PARLAMI DELLA TUA OMBRA (Living edizioni). Bene, si rianima la vita culturale varesina, in vista dei molti appuntamenti del Premio Chiara, a partire dalla fine di settembre. Varese non dorme, al massimo sonnecchia un po' durante l'estate, ma con l'autunno si riattacca.

Aperitivo letterario

Tante iniziative in questo fine settimana, a Varese. Peccato il meteo sfavorevole. Ma ieri pomeriggio non pioveva ancora, per l'aperitivo letterario davanti alla Libreria Del Corso, in corso Matteotti. Presentazione di tre libri, e fra questi il nostro borgomastro Attilio Fontana ha introdotto il nuovo lavoro letterario di Patrizia Emilitri. Una 'spumeggiante' Nicoletta Romano ha fatto da organizzatrice-moderatrice.

Fine dei mondiali, inizio dell'atletica

Finiti i Campionati Mondiali di atletica in Corea, con il botto del fenomeno Usain Bolt (foto da Google). Il ragazzone giamaicano ha trascinato la staffetta 4x100 alla medaglia d'oro (già scritta nella maglietta oro), con nuovo record del mondo: 37"04. Bè, il record Vidoletti è 49"46, non così lontano! Mi auguro che molti miei alunni ed ex alunni abbiano seguito la competizione, si siano gasati a dovere e si mettano a fare sport, in particolare la stupenda atletica leggera. Ve lo dico subito: non diventerete come Bolt, ma i vostri sogni sono della stessa materia dei suoi, e questo è ciò che conta.

Due palle così!

Festeggio l'onomastico il 4 novembre, San Carlo Borromeo: un grande santo. Ma non mi sarebbe dispiaciuto nemmeno festeggiarlo nella data di San Carlo Gnocchi (foto da Google): impossibile, perché nel 1956, quando sono nato io, lui moriva e non era ancora santo. Ieri ho visto un profilo di Don Carlo, ma già conoscevo la sua vita. Morto a soli 54 anni per un tumore, è stato sul fronte russo come cappellano militare alpino, è tornato non amareggiato da Dio e dagli uomini per ciò che aveva visto e patito, ma con una grande voglia di fare del bene, di aiutare chi era nel bisogno. Per essere santi bisogna avere due palle così! Io mi accontento (non avendo tali attributi) di gioire perché il suo ideale di vita, le sue scelte d'amore mi paiono desiderabili, capaci di arricchire la vita.

Un buon esempio mondiale

UN BUON ESEMPIO MONDIALE

I figli, spesso, rincuorano con la loro giovinezza. Quando sono piccoli regalano tenerezza, bellezza e un senso di onnipotenza (tanto sono stato capace di ‘creare’?); quando crescono possono fornire buoni esempi e slanci verso una vita meno pantofolaia. Parlo a nome mio, ma credo di essere portavoce delle centinaia di genitori varesini che nei giorni scorsi hanno visto partire i loro figli alla volta di Madrid, verso la Giornata Mondiale della Gioventù. Per me era la prima volta, una figlia disposta a buttarsi in quella mischia, in quel sacrificio, dentro un’esperienza per lei sconosciuta. E quando l’ho vista alla veglia finale con Benedetto XVI, sotto la tempesta, con la prospettiva di passare la notte all’addiaccio, bagnata, bè, mi sono pentito per averla invogliata a mettersi lo zaino in spalla. Tutto è andato bene, è tornata e sta già dimostrando che quella fatica ha lasciato un segno. Credo che noi genitori, con figli alla GMG, dobbiamo ringraziare i nostri ragazzi per la loro voglia di novità. Una ventata che in qualche misura ci ha sfiorati, spazzando via qualche ragnatela di troppo. Si arriva ad un’età nella quale si pensa di sapere, non si ha più voglia di cercare, si sopravvive alla giornata, parando il peggio e accontentandosi del meno peggio. Non ci si butta più, forse perché qualche capocciata l’abbiamo presa. Ma la troppa prudenza non è una virtù, e una vita ripetitiva darà sicurezza ma nega gioie inattese e sorprendenti. Si dirà: a vent’anni le abbiamo vissute anche noi queste avventure, se non si fanno a quell’età. Giusto, a cinquant’anni si hanno altri problemi e differenti preoccupazioni. Ma non dimentichiamoci del loro coraggio. E, di tanto in tanto, prendiamo ancora una raffica di pioggia in testa.

La Provincia di Varese domenica 4 settembre 2011