sabato 25 ottobre 2008

Lavoro, lavoro, lavoro

Credo siano anzitutto due le modalità di sopravvivenza: la fede in una vita che non finirà mai e il lavoro. Tanto lavoro, inteso non in senso alienante ma liberante, cioè una vita impegnata, senza tempo riservato all'ozio. Perché appena ci si trova con le mani in mano, colti in un attimo di non lavoro, s'apre dinanzi a noi il baratro di un destino che ci coglie impreparti, inutili, passivi, intenti a riflettere con malinconia sulla caducità delle cose. E invece no, non dobbiamo lasciare il minimo agio a simili pensieri. Quindi consiglio di lavorare, sempre, oltre ogni pensione. Si vada pure in pensione ma si progettino altri lavori. 'Chi si ferma è perduto' ammonisce il detto popolare. Che sottoscrivo.
ps In foto ho scelto il ministro Bobo Maroni solo perché è stato Ministro del Lavoro

Sentimenti sfocati

Parlando con un mio caro amico, di qualche anno più vecchio di me, ho raccolto questa confidenza: "Mio caro Carletto (non so perché più d'uno mi chiama Carletto, forse perché sono magro ndr), alla nostra età non ci si innamora più. Io sono innamorato solo dei miei figli, non credo di potermi innamorare di una donna, con l'intensità della giovinezza."
Credo che non gli si possa dar torto. Anche perché è più vecchio di me. Io rivendico la potenza del sentimento, anche sopra i 50 anni. Anche quando (se la vita è paragonabile ad un anno) si giunge all'autunno, le foglie danno l'illusione di colorarsi, anzi, si colorano e mostrano il loro abito migliore ma in realtà, dove si congiungono al ramo, la presa comincia ad allentarsi. Perché non è più primavera e neppure estate. Ohimè.

Vidoletti contro Dante

Non vi tedierò parlando ancora delle mie soddisfazioni per i buoni risultati degli alunni della Vidoletti, ma non posso tacere che stamani, sabato 25 ottobre, siamo arrivati secondi al Memorial Andolfatto staffetta 12x1000, ma quel che più conta abbiamo battuto gli odiati 'rivali' della media 'Dante Alighieri' di Varese, finiti terzi. Per dovere di cronaca, scriverò che ha vinto, con merito, la Scuola Europea, che ci ha superati di pochi secondi, 45'16" loro, 45'30" noi.
in foto: Vidoletti squadra A e B con la coppa del secondo posto