venerdì 8 luglio 2011

Big Gray

Big Gray is so full of my day dreams
Big Gray is so full of my heart
Big Gray is the bastion of the dreamer
The dreamer that is kept inside us all

Big Gray è così colma dei miei sogni ad occhi aperti
Big Gray è così colma del mio cuore
Big Gray è la roccaforte del sognatore
Il sognatore che si trova dentro ognuno di noi

Questo è il ritornello di Big Gray, una delle canzone contenute nel nuovo cd della PBB 'Lights of your party'. Le parole sono di Ron Martin (foto), che vive ad Eden, nel North Carolina. La musica è di Moch (Marco Zanzi). E' una delle mie preferite dell'album. Già, ma cos'è questo Big Gray?
"E' semplicemente una canzone che parla della mia casa sulle rive del fiume Dan. Come dico nel testo, è il mio conforto per tutte le cose brutte della vita."
Grande Ron!

Scrittore deambulante

Più d'uno, notando che pubblico regolarmente, ogni giorno (come la sveglia del mattino) due o tre post sul blog e su fb, sapendo che scrivo racconti e ho sempre un romanzo da finire, che tengo una rubrica settimanale su La Provincia, che annoto ogni giorno un fatto per il Calandari dra Famiglia Bosina, che scrivo diari eccetera, mi domanda: "Toglimi una curiosità: ma quante ore stai al computer?" Costoro non sanno che sono uno scrittore deambulante. Ho il pc sempre acceso, in standby, ogni tanto mi fermo (come per bere un bicchier d'acqua) metto giù qualcosa e poi riparto. Ho bisogno di muovermi, come l'acqua di un fiume (in foto, il fiume Mincio). E non ho nessuna intenzione di farmi venire il culo piatto!

Conoscere la vita

Ci sono narratori e narratori, naturalmente, ma credo che un buon numero di coloro che scelgono di scrivere romanzi abbiano infine deciso che è meglio descrivere la vita che viverla, che è meglio inventarsene una più godibile che faticare per star dentro a quella che ci è data: così comune, così banale. Questi narratori tengono lo sguardo basso, sul foglio: ma la vita bisogna fissarla negli occhi.
E allora mi ritrovo con Irène, che così scrive in merito agli scrittori:
"Non è che siano cattivi" disse Aline. "E' che non conoscono la vita." (pag 76)