lunedì 18 luglio 2011

Il potere dell'immaginazione

A volte, soprattutto al mattino, i tristi pensieri, le leopardiane considerazioni sull'inutilità di tutto questo nostro 'lottare' mi si attaccano addosso come una ragnatela che non si riesce a spolverare via. Allora ogni mezzo è buono per ritrovare il gusto dolce della vita. Ogni stratagemma. Ciascuno ha i suoi metodi. Io ne ho diversi. Uno è quello del naufrago. Nessuno più di un naufrago che ha lottato ore e magari giorni con le onde e infine arriva sulla spiaggia di un'isola, nessuno più di lui può apprezzare il valore della vita. E baciando la sabbia, e respirando fuori dall'acqua, e mettendosi supino a guardare il cielo con una superficie stabile sotto la schiena gusta l'immenso piacere di stare al mondo. Ebbene, immaginatevi naufraghi. Nessuno, in quella situazione, direbbe: 'Ah, la vita non ha senso, inutile dannarsi l'anima!' Mettetevi nei panni laceri e zuppi di un naufrago che si è salvato: vi salverete anche voi.

Un libro raro

Ho avuto la fortuna di ricevere un volume raro, che mi onoro di possedere e arricchisce la mia biblioteca varesina. Si tratta della copia n 734 de S. MARIA DEL MONTE sopra VARESE, del sacerdote Costantino Del Frate. Un prezioso volume stampato in 3000 copie nel 1933, delle quali 25 riservate e 2975 numerate. Costantino Del Frate era allora coadiutore a Santa Maria del Monte sopra Varese. Il libro, di oltre 200 pagine, contiene anche 350 riproduzioni inedite e 175 tavole fuori testo, compresa una tricromia. Per me, amante del Sacro Monte, ai piedi del quale abito dal 1981, si tratta davvero di un bel regalo.

Suona la Martinella

Mercoledì 20 luglio 2011, alle ore 18.30, nel prestigioso Salone Estense dell'omonimo Palazzo, verrà consegnata la Martinella Del Broletto (massima onorificenza varesina) ad Achille e Roberto Babini Cattaneo, per aver donato al nostro Comune la Villa e il Parco di famiglia. Nel pensare a loro mi tornano alla mente due amici, che tale Martinella hanno meritato anni fa, Daniela Colonna Preti e Luigi Orrigoni. Saluto allora Daniela e saluto Luigi, amico che immagino felice, davanti ad un celestiale banchetto, insieme a tanti commensali varesini che molto hanno donato alla nostra bella Varese.