mercoledì 12 novembre 2008

Adulti

Dialogo via mail fra amici. E ci si domanda, riflettendo su taluni vezzi 'infantili' di cinquantenni: "Ma quando diventeremo adulti?" Mi è giunta questa risposta: quando accetteremo senza angoscia che "a volte la primavera arriva solo per portarsi via tua madre."
Diventare adulti è quietare un po' l'angoscia.
Bello.

Figli bagnati

Non vi è mai capitato di pensare - quando fuori piove e fa freddo e i vostri figli si alzano prima di voi e affrontano il buio e prendono il treno, acciaccati da ore e ore di studio e poi si imbattono in esami d'università, verso un lavoro che forse non avranno mai (anche per colpa di noi adulti che non siamo stati in grado di preparare loro un futuro decente) e tornano bagnati, col raffreddore eccetera eccetera - non vi è mai capitato di pensare, dicevo, che forse avremmo anche potuto non metterli al mondo? A me sì. Ma loro, i nostri figli, penso che abbiano il loro modo di protestare verso questa chiamata 'inopportuna' alla vita: non rifacendo il letto, ad esempio; non mettendo il tappo sul dentrificio, ad esempio; rifugiandosi, ad esempio, in silenzi inespugnabili. Ebbene, credo che, in fondo, abbiano anche un po' ragione.
carlo.zanzi@tele2.it