domenica 30 ottobre 2011

Un cristallo di voci

Mi giunge (per la prima volta dal computer di casa, che finalmente ha acquistato) una nuova poesia dal mio amico poeta Arnaldo Bianchi, che volentieri metto in comune. E lascio anche l'indirizzo mail di Arnaldo, che avrà piacere di raccogliere qualche parere sui suoi versi. Indirizzo mail: arnaldo_bianchi@teletu.it Per i pochi varesini che non lo conoscono, ricordo che Arnaldo ha già pubblicato molte raccolte di poesie, ed è una delle voci poetiche più significative della nostra città.

un cristallo di voci
che si frantumano
diventano frasi nel silenzio
diventano sguardi nel mattino
diventano volti nella vita

Gianni e Franco

Ieri, al campo di atletica 'Bellorini' di Calcinate degli Orrigoni, si è svolto il Memorial Bellorini-Formato, gara studentesca di atletica per i ragazzi delle superiori. Purtroppo lavoravo, se no sarei andato lì. E' il mio ambiente, ho tanti colleghi e amici, tanti ex alunni che hanno gareggiato, amo l'atletica leggera e, potendo, avrei gareggiato anch'io, con le mie 'chiodate' adidas. Ma soprattutto avrei abbracciato nella memoria e nella preghiera Gianni Bellorini e Franco Formato (foto), prof di ginnastica morti troppo presto. Di Gianni (che ho conosciuto poco) ricordo l'intervista che gli feci poco prima della morte. Era un tipo esagerato e generoso sino alle estreme conseguenze. Di Franco ho invece questa stupenda immagine: dopo la campestre provinciale a Somma Lombarda, campestre che suo figlio Mattia (mio alunno) vinse (era in prima media) vidi allontanarsi nelle nebbie di quel campo e di quel mattino di dicembre padre e figlio, l'uno vicino all'altro, forse Franco teneva il braccio sulle spalle di Mattia, ma non ne sono sicuro. Un'immagine fantastica.

L'ufelèe della Dama Bianca

L’UFELEE DELLA DAMA BIANCA

E’ stato presentato a Varese il bel libro di Alessandra De Stefano ‘Giulia e Fausto’ (Rizzoli). Sottotitolo: La storia segreta dell’amore scandaloso che spaccò l’Italia. Alessandra è giornalista Rai, inviata al Giro e al Tour. Giulia e Fausto sono Occhini e Coppi, la Dama Bianca e il Campionissimo, protagonisti della storia d’amore che divise la Penisola quanto la rivalità fra Coppi e Bartali. Il volume è molto documentato, non è certo il primo libro sulla travagliata vicenda sentimentale ma per la prima volta lo scrive una donna. Rileggere di Giulia e Fausto mi ha fatto tornare indietro nel tempo, ai racconti di mio padre Mario e a quel suo fortuito incontro con la Dama Bianca. Mio padre, ufelée (pasticcere) alla pasticceria Marcolini di via Albuzzi, una sera vide entrare una bella signora, elegante e decisa: “Vorrei una torta per molte persone, con al centro una montagna e dei piccoli ciclisti che la scalano. E’ possibile?” Mario ci pensa, non può dir di no. “Faremo il possibile” risponde e si mette al lavoro. “Non è stato facile fare i piccoli corridori, ma la signora ha apprezzato il mio lavoro” racconta, ripensando al sorriso d’assenso che ha accompagnato la consegna del dolce. Di che anni si parla? Mario non sa essere preciso, di sicuro non è l’8 agosto 1948, perché in quella data si correva la Tre Valli Varesine e fu lì che Giulia incontrò a tu per tu, per la prima volta, Fausto Coppi. Quella torta risale agli inizi degli anni Cinquanta, probabilmente sempre in occasione di una Tre Valli. Giulia Occhini non è ancora, pubblicamente, l’amante del ciclista campione, quindi mio padre non la riconosce. Qualche tempo dopo nasce il mito della Dama Bianca e Mario capisce tutto: “Tela lì la sciùra du la turta!”

La Provincia di Varese domenica 30 ottobre 2011


in foto: Mario Zanzi (che oltre a fare il pasticciere praticava come sport la ginnastica artistica alla Varesina) agli inizi degli anni Cinquanta, quando avvenne l'episodio ricordato.