giovedì 11 febbraio 2010

Pippo e Vancouver

Domani avranno inizio le Olimpiadi invernali a Vancouver. Bianche Olimpiadi che vedono l'assenza, per pochi punti, del mio ex alunno Vidoletti Giorgio Ciancaleoni, mago dello snowboard. Mancherà per la prima volta, dopo tanti anni, anche il mio amico Pippo Gazzotti, che ha vissuto il clima delle Olimpiadi non da atleta ma da allenatore Fisi, Pippo, che ha avuto l'onore di allenare tutti gli attuali qualificati dello sci nordico, allenatore compreso. Il prof. Gazzotti, certo preso da nostalgia alla vigilia di questa bianca festa, mi fa arrivare ora questo sms: "Domani inizia un'avventura storica e grande. Dove gli uomini di sport si guardano negli occhi e sorridono. Lottano e giocano. Ma tutti...tutti pensano alla bellezza dello stare insieme."
in foto: Brinzio, la nostra piccola Vancouver

Discrepanza

Se penso ai miei anni, e poi se mi guardo allo specchio e metto in relazione ciò che vedo con taluni vissuti che provo, noto una stonatura, una discrepanza, un'avvilente distanza fra le due 'immagini'. In sintesi: se a 18 anni mi avessero detto che a 53 avrei avuto 'dentro' voglie e vitalità adolescenziali, avrei detto: "Impossibile." Ancor più sinteticamente: a 53 anni mi sarei visto serio, saggio, ponderato, sicuro, dimentico ormai del ragazzo che fui. Ma non è così. Qualcosa non quadra.

Imperscrutabili vie

Leggo un bell'articolo di Josè Saramago sul Corriere di oggi, 11 febbraio. Lo scrittore mette in relazione il terremoto di Haiti con quello di Lisbona, nel giorno di Ognissanti del 1755. Migliaia e migliaia di morti anche lì, molti erano in chiesa a pregare. Quindi Saramago afferma, giustamente, che i disegni di Dio sono davvero imperscrutabili. E io aggiungo: tanto vale scrutare. E' come (vedi foto) cercare di veder bene, durante una fitta nevicata. E poi si parla di un fatto che, se vero (ma perché dubitarne?) sarebbe assai triste: i ricchi di Haiti, per lo più risparmiati dal rutto devastante del terremoto, non stanno per nulla aiutando i loro più disgraziati conterranei. E allora davvero passeranno facilmente cammelli in crune d'ago, mentre i ricchi dovranno attendere a lungo, prima di sperare nel Regno dei Cieli.