lunedì 25 luglio 2011

Illusioni giovanili 1

Tornando ieri dalla cima del Limidario verso il rif. Al Legn (foto) mi sono rivisto giovane, quando in vacanza con gli amici in Val Gardena succedeva questo: c'era la gita per tutti, e la variante per alcuni 'temerari'. Io ero sempre fra questi e quando rientravo nel gruppo, dopo aver raggiunto una cima supplementare, ero convinto che i più mi ammirassero. Oggi so che non era così, l'età ha ampliato i miei orizzonti, e soprattutto so leggere meglio negli orizzonti altrui. Sono certo che alcuni mi invidiavano (ma nella variante rancorosa), altri mi biasimavano perché avevo voluto mettermi in mostra, o perché avevo scelto la solitudine anziché la compagnia. Sì, forse qualcuno (e più probabilmente qualcuna) mi avrà anche benevolmente ammirato, ma una minima parte. Con l'età si comprendono molte più cose. E non sempre piacevoli.

Ma le cose non sempre vanno come vorremmo

Se le cose andavano come dovevano andare, oggi i miei genitori Ines e Mario avrebbero festeggiato il loro 58° anno di nozze, essendosi sposati il 25 luglio del 1953, nella piccola chiesa di Fogliaro. Ma le cose non sempre vanno come vorremmo. Così mio padre (che in questo periodo non è in forma) ha dovuto festeggiare da solo, come accade ormai da troppi anni. E anche per questo mio padre è amareggiato.

Brava Madda

Ho appena saputo che mia figlia Maddalena ha superato il suo ultimo esame, manca solo la tesi per la laurea magistrale in matematica. Stamani l'ho accompagnata alle 7 alla stazione. Ho sempre la Nikon con me. Mi pareva bello fotografarla nel cammino che ha compiuto per 5 anni, cinque giorni su sette ogni settimana; fissare il suo procedere verso la stazione Nord, alla volta di Milano. Un passo alla volta, con pazienza..ore e ore di studio...numeri e formule...geroglifici per me..poi arriva, per fortuna, l'ultima partenza.

Il pianto di Dio

Forse l'altro giorno, in Norvegia, durante la strage, il cielo era come questo. E se un Dio esiste, Lui, dietro le nuvole, piangeva.

Non è giusto

Osservando questa foto della mia famiglia, ho pensato: "Per i giovani di oggi è più dura. Soprattutto la precarietà del lavoro rende tutto più difficile." Questo non è giusto. La mia generazione è stata troppo egoista. Sento di avere qualche responsabilità. Non so quantificarla e identificarla, ma probabilmente c'è.