lunedì 6 agosto 2012

Grande Matteo

Grande Matteo Morandi, un bronzo agli anelli che vale una carriera. I signori degli anelli ora sono due, Yuri Chechi e Matteo Morandi.

No, Alex, no!

Sono senza parole, e spero sia un errore. Ma sarà difficile, perché il controllo antidoping dell'Agenzia Internazionale, controllo a sorpresa, ha trovato l'EPO, e il nostro Alex Schwazer (che doveva marciare la 50 chilometri) resta a casa, nemmeno parte per Londra. Una grandissima delusione.

Mi spiace

Lo sport è vita, e la vita sa essere crudele. Ne sa qualcosa Tania Cagnotto, ieri quarta nei tuffi per pochi centesimi di punto. Mi sono commosso vedendo le sue lacrime di disappunto, di delusione. Quel bronzo era suo e invece è finito al collo della messicana, che pure ha meritato. Mi spiace moltissimo.

Non capisco

Premetto che il grande Usain Bolt, che ha vinto ieri i 100 metri alle Olimpiadi in 9"65, mi sta simpatico, è un fenomeno eccetera, però non capisco: gli atleti della velocità godono di una fama assai più ampia rispetto a quelli della corsa di resistenza. La popolarità del vincitore della maratona resterà assai inferiore, rispetto alla popolarità assoluta e universale, raggiunta dal gigante giamaicano. Sarà che siamo molto più impressionati dalle emozioni forti e brevi, rispetto a quelle diluite nel tempo. Sarà che la fatica, la capacità di resistere, di soffrire hanno meno peso rispetto al talento puro, che si evidenzia nello sprint. Non voglio assolutamente sminuire l'impresa di Bolt, mi pongo solo questa domanda.

Fare di testa propria


Fare di testa propria. In genere chi fa questa scelta, chi difende la sua opinione e fa di tutto per realizzare la sua idea, senza tener conto dei suggerimenti altrui, è difeso a spada tratta, ha la simpatia generale. Sbaglia pure -si dice- ma almeno hai la soddisfazione di averlo deciso tu. E questo vale moltissimo. E se le cose poi vanno bene, la gratificazione è enorme. Avete visto che avevo ragione io? Quando però le cose vanno male, quando si ha la testa dolorante perché si deve subire il colpo, ecco, in quel momento, al centro della tempesta, forse ci si pente e si dice: 'Avrei fatto meglio a dar retta...' E' una di quelle classiche questioni irrisolvibili. Tener conto della 'saggezza' altrui o andare per la propria strada?