giovedì 5 aprile 2012

Triduo Pasquale


Oggi, 5 aprile 2012, ha inizio il Triduo Pasquale, che la Chiesa Cattolica indica come una tre giorni di massima spiritualità e attenzione al Sacro. Nella mia vita, (oso ancora definirmi cristiano) ho sempre vissuto la Quaresima, la Settimana Santa e in modo particolare il Triduo Pasquale col desiderio di meditare sul mistero di Dio. Nei primi anni grandi propositi quaresimali, rinunce, fioretti, grande intensità spirituale nella Settimana Santa, poi a poco a poco lo spazio 'sacro' si è andato restringendo, quasi compresso dalla potenza del dubbio, dal desiderio di vivere la spiritualità non come obbligo morale o impegno volontaristico, ma come naturale sbocco di un uomo (anima, corpo, mente) che non riesce ad accontentarsi dell'assenza di un Dio. Come le bottiglie di plastica, che comprimiamo perché occupino meno spazio, schiaccio oggi la mia Quaresima soprattutto nel Triduo Pasquale.

Giovedì Santo


Oggi è Giovedì Santo. Se penso ad un Giovedì Santo che ricordo particolarmente, torna sempre fuori quel giovedì 12 aprile 1979. Ero a militare, nei giorni precedenti avevo fatto l'esercitazione 'Watles 1979', tre giorni sulle montagne, nel sole e nella neve. Avevo i capelli cortissimi ed ero molto abbronzato. Quel 12 aprile sono partito in treno alle 5.42 da Malles Venosta e sono arrivato a casa alle 15.30. Alle 18 ero già nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo in Biumo Inferiore, per la Messa in Coena Domini del Giovedì Santo. Più che il momento spirituale, ricordo che ritrovavo con piacere i miei amici. A Varese pioveva, come oggi. Ricordo poi che ero felice anche perché i miei amici non erano certo abbronzati come me, ma piuttosto bianchi e slavati dai monsoni prealpini. E oggi? Più o meno la stessa cosa: ho i capelli corti e sono abbastanza abbronzato. Non molto è cambiato da allora. Non so se sia un bene o un male. Vedete voi.