sabato 26 novembre 2011

Sì, ma che sofferenza!

Che sofferenza! Ogni volta punto a punto sino alla fine, e stasera è andata bene: Cimberio-Venezia 73-67. Si è visto finalmente un ottimo Justin Hurtt, molto bene Rannikko, ma Venezia è sempre riuscita a rimontare (complimenti a Young!). Poi un fallo inesistente fischiato a Teemu, Recalcati si imbestialisce, perde le staffe, tecnico a lui in un momento bruciante. Venezia passa in vantaggio, e mancano 4 minuti. A due minuti siamo ancora lì, appaiati, poi Stipcevic indovina una tripla da distanza siderale, non sbaglia liberi pesanti come il duomo di Milano, e la partita è vinta. Primi in classifica, almeno per qualche ora. Ai tempi della grande Ignis, a Masnago erano tre le partite in un anno che facevano palpitare: Milano, Cantù e Bologna. Qui si palpita sempre!

Auguri, Fabio

Tanti auguri, caro Fabio.

Ciao, Giancarla

Sono stato ai funerali di Giancarla, la mamma della mia amica (nonché testimone di nozze) Raffaella. Tanta gente nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Biumo Inferiore, la mia chiesa per anni. Il curato, don Pino Tagliaferri, con la sua voce solenne, le sue parole soppesate come oro sulla bilancia, distanziate da lunghe pause di silenzio, ha ricordato la capacità di donare della signora Giancarla, una donna capace di vivere molte delle beatitudini evangeliche. Io di Giancarla ricordo soprattutto il suo aspetto giovanile, dimostrava dieci anni meno dell'età reale, questo sin quando è arrivata la sofferenza. Che non guarda in faccia a nessuno. Che è nostra acerrima nemica.