giovedì 6 maggio 2010

Non dimentico

Per l'Inter in generale non posso che essere soddisfatto: una Coppa Italia più che meritata (e uno!). Una parola però la spendo per il lungo e dinoccolato Mario Balotelli, sin troppo osannato per la sua prestazione. Dunque: la sua prestaizone è stato men che normale, nulla di esaltante, e ritengo poi che abbia accentuato alcune cadute. La qual cosa non giustifica per nulla il fallo animalesco di Totti. Come ho scritto in un post precedente, se Mario vuole riconquistare almeno in parte la mia stima deve ora contribuire con maggior concretezza alle vittorie nel Campionato e in Champions, e poi gli restano i 400 km del Cammino di Santiago, con cenere, saio e cilicio. Perché io non dimentico la maglia gettata a terra, a differenza di molti altri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La critica và fatta, è ora di finirla.
Non possiamo accettare oltre nello sport che uomini sportivi come Totti facciano degli sbagli e poi gli venga riconosciuta la testimonianza italiana per lo sport. In casa nostra un atleta molto in vista, Ivan Basso, nel 2006 viene coinvolto nell'operazione "Puerto", egli nega, poi si rivede e sconta due
anni di squalifica. Nel frattempo la Provincia lo erge a testimonial. Che desolazione, io sono stato un tifoso di Ivan quando l'ho visto a Parigi con in braccio la figlioletta al Parco dei Principi, mi sono emozionato, non ricordo che anno fosse.
Ieri l'altro Coppa Italia, finale Roma-Inter, noto la cattiveria con cui il testimonial Unicef italiano Totti rincorre il giovane interista, lo punta con il piede e da dietro gli molla un calcione per farsi ricordare. Un
calcione che riabilita il giovane Balotelli e sprofonda gli sportivi in una tristezza allarmante.Vi ricordate lo sputo al danese Poulsen durante l'europeo 2004 ad opera di Totti?
Certo la maleducazione di questo personaggio si esporta facilmente, forse è un veicolo trascinante e maledettamente pubblicitario. Lo sport minore ringrazia pubblicamente per queste bravate e i modelli per i ragazzi tra l'indifferenza di ognuno sono ad un livello di bassezza palpabile.
Nemmeno tanti commenti su Varesenews, Balotelli invece, giovane nero estroverso con il gesto della maglia gettata non è passato inosservato, poi adesso con la riabilitazione del capitano romanista potrebbe fare il testimonial dei giovani essendo nero anche antirazzista. Ma quando impareremo a
valutare degnamente le persone che devono rappresentare lo sport ai bambini? I loro idoli sono tali se danno calcioni o testate negli stadi forse?
7/05/2010 NICOLA redazione@varesenews.it