mercoledì 20 gennaio 2010

Il modello

Mi scuso con i lettori se mi lascio andare ad un dolce ricordo, dolce come è dolce la brioches manufatta da Maddalena (foto). Si tratta del prof. Secchia, il mitico prof. di educazione fisica della media Righi dei miei anni. Si divertiva ad accompagnare i cognomi con frasi del tipo: "Giannelli, che bei capelli!" e via dicendo. Io ero 'il modello' perché (praticando ginnastica artistica) ero abile soprattutto negli esercizi inizali. Io facevo da specchio per i compagni e lui diceva alla classe: "Guardate il modello quanto è bello!" In verità, più che inorgoglirmi, mi imbarazzavo. Ebbene, finito di fare il modello nel 1970, ho ripreso a farlo nel settembre del 1979 e da allora non ho più smesso, visto che a 53 anni mi metto ancora di fronte ad un gruppo di alunni e faccio vedere gli esercizi di avviamento motorio. Unica differenza (oltre al fatto che non sono né bello né giovane) ora uso anche l'accompagnamento musicale. Ci sono stati anni nei quali pensavo che potevo essere 'modello' non solo nell'ora di educazione fisica. Un esempio, insomma. Anni ormai lontani. Sono tornato al solo 'modello' scolastico: finché il fisico regge.

Nessun commento: