venerdì 15 luglio 2011

Matrimonio letterario

Con una mia cara amica scrittrice si parlava di romanzi e io ho proposto il paragone fra il romanzo e l'amante. Ma vorrei meglio precisare, perché l'amante dà l'idea di precarietà, di sotterfugio. Vorrei paragonare la stesura di un romanzo con il matrimonio: c'è la fase di esaltazione iniziale e poi vi sono i momenti di stanchezza, di ripresa, di ricaduta, di risalita, di noia e di gioia....ci sono i figli.....insomma, un romanzo non si abbandona mai, come il coniuge, e il suo andamento è necessariamente altalenante, come nel matrimonio. Si dirà: ma il romanzo finisce, quindi il paragone non regge, immaginando un matrimonio fedele e duratura. No, il paragone regge perché in realtà un narratore scrive sempre lo stesso romanzo, sebbene in varie tappe. Ogni singolo romanzo è parte del tutto, segue la vita, la descrive, dalla vita si nutre e alla vita ritorna.

in foto: il mio ultimo lavoro di narrativa, il racconto lungo CICALE AL CARBONIO

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