giovedì 5 agosto 2010

Bravo, BIll

Mi sento onorato di essere coetaneo, classe 1956, di Bill Gates; e sebbene Miguel Bosè canti che siamo tutti poeti, noi del '56, devo dire che preferisco Bill a Miguel. Il re di Microsoft non solo da anni dà in beneficenza una larga fetta del suo immenso patrimonio (tanto che oggi questo è il suo impegno, a tempo pieno) ma sta convincendo altri super ricchi americani a fare altrettanto. Leggo oggi sul Corriere della Sera che pare abbia convinto 40 supermiliardari, già disposti a devolvere la cifra complessiva di circa 600 miliardi di dollari, quasi una supermanovra economica, visto che quella Usa pensata da Obama è di 800 miliardi di dollari. E non mi si dica: "Bella forza, con tutti quei soldi, chi non lo farebbe?" Nel Vangelo si legge esattamente il contrario, quindi onore al merito per il grande Bill. Sta dimostrando che anche un cammello può passare per la cruna di un ago.

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