lunedì 26 ottobre 2009

Perdere tempo

Girovagando come sempre in bici dentro i migliori panorami delle nostre terre, ripensavo ad un noto scrittore, che ha lasciato Facebook dicendo che lo distraeva, che gli faceva perdere tempo. Più invecchio, più mi trovo bendisposto a perdere tempo. Il che è strano, perché più diminuiscono i giorni a nostra disposizione, meno bisognerebbe sprecarli. Del resto quando ero giovane ero troppo vecchio, e ora, non più giovane, rischio di esserlo troppo (giovane). Quando avevo trent'anni e anche quaranta sentivo la punta della falce della morte e il tridente di Belzebù punzecchiarmi il didietro. Mi suggerivano che non c'era tempo da perdere, che dovevo darmi da fare perché la fine era, se non imminente, comunque sempre possibile. Erano i tempi della scrittura forsennata; del resto, come privare l'umanità di testi poco meno che essenziali? Oggi mi sono quietato, e la considero una conquista. Sì, perdo anche un po' di tempo. Senza sensi di colpa.

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