domenica 25 ottobre 2009

Cultura senza potere

Mentre il sole scherzava con gli schizzi della fontana dei Giardini Estensi, regalando arcobaleni, Flavio Sòriga (uno dei tre finalisti del Premio Chiara), in Libreria Del Corso, diceva che la cultura (intesa soprattutto come libri) non ha alcun potere, influenza sulle scelte politiche e sul pensierio della gente. Conta solo la tele. "Se anche facessi 100 presentazioni di un mio libro in un anno, tantissime, una ogni tre giorni" ha detto Flavio il sardo, "con una media di 50 spettatori, avrei 5000 uditori in un anno, quando un programma televisivo tipo Uno Mattina raggiunge, ogni giorno, 5 milioni di spettatori e Belpietro parla lì, ogni giorno, mezz'ora. Ai politici interessa solo la tele." Come dargli torto?

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