mercoledì 20 aprile 2011

Gli auguri

Ora, che il glicine sta sfiorendo, è giunto il tempo di scambiarsi gli auguri di Pasqua. Come spesso mi succede, ho raccolto un moncone di dialogo che mi ha permesso di capirne subito il senso compiuto. Che era il seguente: una donna si lamentava perché una sua amica si faceva sentire solo a Natale e a Pasqua, arricchendo i due saluti annuali con aggettivazioni divine, Buon Natale nel Signore che nasce, Buona Pasqua nel Signore risorto. Un caso in cui la componente religiosa non è di aiuto, ma un'aggravante. Gioca coi fanti ma lascia stare i santi: e meglio non 'usare' Dio per abbellire le nostre mancanze.

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