martedì 1 maggio 2012

Verso Londra 2012

Nel 1968, Olimpiadi di Città del Messico 1968, avevo 12 anni e tanta passione sportiva. Capii poco dei disordini dieci giorni prima dei Giochi (strage di studenti, che protestavano contro un governo repressivo) e delle proteste di alcuni atleti (in foto, quella eclatante di Smith e Carlos, primo e terzo nei 200 metri). Da qualche anno praticavo ginnastica artistica, avevo seguito alla Varesina gli allenamenti collegiali degli olimpionici di ginnastica artistica, il mio idolo era Gianfranco Menichelli (aveva un fratello che giocava nella Juve), ricordo i fratelli Carminucci, Bruno Franceschetti (che sarebbe diventato mio amico), Carmine Luppino, Vailati eccetera. Menichelli in Messico si lesionò il tendine di Achille al corpo libero, ci rimasi molto male, e lui anche più di me. Ricordo il terzo posto di Eddy Ottoz nei 110 ostacoli (allenato da Alessandro Calvesi, che sarebbe diventato mio prof all'Isef), il balzo di Bob Beamon, 8.90 nel lungo, Dick Fosboury che inventò una nuova tecnica nel salto in alto (quella che attualmente tutti praticano e che noi insegniamo a scuola). Ero in prima media, le Olimpiadi si svolsero in ottobre e c'era il problema dell'orario, fosse stato per me avrei seguito tutti gli sport ma ho pochi ricordi di quelle Olimpiadi iniziate con una strage,.

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