Da anni riposava nel mio garage una bottiglia di plastica contenente sabbia di mare, probabilmente di Pineto degli Abruzzi. Per molti anni abbiamo portato lì le nostre bambine, che una volta hanno voluto portarsi a casa, in bottiglia, quella bella sabbia. Ma quel tempo è passato. Stamani ho preso la bottiglia, sono andato a scuola e ho versato la sabbia dell'Adriatico nella sabbia della buca per il salto in lungo, che aveva bisogno anche di quel misero rabbocco. E mentre le due sabbie si mischiavano (quella di mare più chiara) ho pensato che finiva ormai definitivamente un tempo della mia vita, e che le nostre figlie-sabbia si diluivano nel mondo. La sabbia scivolava fuori, inesorabile, verso il basso, nella clessidra enorme di un tempo che non prende fiato.
in foto: la spiaggia di Sirolo, meta di qualche nostra vacanza familiare
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