mercoledì 2 novembre 2011

Elogio dell'amore coniugale

Pur con tutte le riserve del caso (mi verrebbe da dire 'troppa grazia, Sant'Antonio!'), trovo comunque interessante questo elogio dell'amore coniugale scritto da monsignor Giulio Dellavite, che mette insieme l'acqua santa e il diavolo (sposi e amanti), che ipotizza il mantenersi nel tempo di condizioni del tutto particolari (fidanzamento) ma che dà motivo di riflettere:
'Rimanete fidanzati, vivete da coniugi, agite come amanti, per essere sposi. Rimanete fidanzati. Il fidanzamento è il periodo felice del rincorrersi, dello scoprirsi, del trovarsi e del farsi cercare ancora. Sposarsi non è tanto 'trovare' la persona giusta, ma è 'essere' la persona giusta. Vivete da coniugi. La parola 'coniugi' deriva dal latino 'cum iugo' e significa 'legati sotto lo stesso giogo'. L'augurio è quindi di imparare a dirvi: 'Amami quando meno me lo merito perché sarà quando ne avrò più bisogno'. Agite come amanti. Dicevano gli antichi: 'Il vento spegne una candela, ma rinvigorisce un incendio'. Così potrete essere sposi.'

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