sabato 24 settembre 2011

Severino 3

Emanuele Severino ieri sera ha esordito dicendo: "La filosofia cerca di andare al di là dell'ovvio." Io probabilmente, anche per pigrizia mentale o per tentativi condotti, seguiti da delusione e confusione, sarò un maestro dell'ovvio, ma dopo aver ascoltato Severino mi tengo ancora stretta stretta l'illusione di un Dio, capace di farmi intendere la necessità del limite, la bellezza della rinuncia ad una parte di libertà, per servire una libertà maggiore. Dio, per la filosofia, sarà morto e sepolto, per me invece continua ad essere anche risorto. Di che Dio si tratta? Forse di un Dio personale, mediato dalla mia volontà, artefatto ma questo Dio per ora mi sta bene, appaga le mie curiosità e soprattutto offre alimento alla mia speranza. In sintesi: mi rende felice.

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