martedì 17 gennaio 2012

L'urlo della coscienza


Leggo oggi sul Corriere le dichiarazioni del comandante del Costa Concordia, Francesco Schettino (la nave da crociera arenata davanti all'Isola del Giglio) e soprattutto una sua frase: "La voce della mia coscienza urla più forte di tutti."
Di fronte ad un dramma di questa natura, con morti, danni incalcolabili alle cose, solo la convinzione di avere la coscienza completamente a posto può permetterti di sopravvivere. E invece non è così. Credo che sopraggiunga in noi, noi che siamo finiti in un simile dramma, un tale slancio alla vita, un tale spirito di sopravvivenza, che risulta facile anche addomesticare la coscienza, farle dire ciò che non potrebbe dire. Si modifica la realtà, altrimenti il senso di colpa ci schiaccerebbe come formiche. Ci sono prove inoppugnabili contro il comandante Schettino. Telefonate e dichiarazioni che non possono in alcun modo essere smentite. Eppure lui ancora oggi parla di coscienza a posto, che urla più di ogni altra voce. Non mi permetto di condannare nessuno, ho dolore per le vittime, per i passeggeri che hanno vissuto ore drammatiche e anche per il comandante Schettino, la cui vita è cambiata (in peggio) definitivamente. Prego per loro.

Nessun commento: