domenica 6 novembre 2011

Quando la notte 3

Vorrei evitare che qualcuno, andando al cinema dopo aver letto qualche mia 'recensione' sul blog, mi rimproverasse di avergli fatto sprecare i soldi del biglietto: non sono un esperto di cinema, né tanto meno un critico cinematografico, amo vedere i film (un amore degli ultimi anni) e stop. Diciamo che ho 55 anni e quindi un vantaggio (uno dei pochi vantaggi della mia età): soprattutto quando i temi sono la famiglia, i figli, l'amore, ho una certa esperienza, mentre è chiaro che un giovane non può immedesimarsi come me nel film QUANDO LA NOTTE. Una delle sbavature del film è la scena di sesso finale: io l'avrei fatto finire prima, quando lui sale sul bus, trova lei che dorme e il guanto a terra. Avrebbe dovuto raccogliere il guanto, sentirne il profumo, rubarlo e scendere dal bus. Ma Cristina ha voluto concedere al pubblico anche qualche immagine spinta.

4 commenti:

Simone ha detto...

Mi presento. Abito anche io a Sant'Ambrogio e spesso la vedo passare sotto le mie finestre, prevalentemente in bici. Guareschiano doc, ovviamente sono amico di Riccardo Prando. Conosco bene anche Guido (abitavo in Via dei cavalli), ho condiviso con lui anche una partita della mia lunga e trascorsa "carriera" di cestista. Seguo il suo blog perchè è interessante, perchè alle volte vi trovo notizie che mi sfuggirebbero (mostre, eventi locali), ma soprattutto perchè a volte trovo "cose familiari". Ad esempio, in un suo post precedente ho rivissuto un pezzo importante della mia vita; mi sono sposato a S. Stefano, l'auto della sposa era una 500 rossa fiammante con tettuccio apribile, il fiore dominante era il girasole (l'unica differenza con sua nipote, ahimè, è l'anno). Questo suo commento sul film, infine, è identico a quello che ho pensato e comunicato ai miei parenti. Già, perchè questo film vede comparire in due scene mia cognata e mio nipote. Il film è girato quasi interamente a Macugnaga. La saluto, mi scusi lo sproloquio, tutte queste parole per dirle il luogo delle riprese son veramente troppe...

carlo ha detto...

caro simone, grazie per il suo intervento...a onor del vero ci ha già pensato il mio mitico collega enrico piazza, espertissimo di monti, a farmi notare l'errore....non si tratta di alagna ma di macugnaga! e pensare che io a macugnaga ci sono andato spesso, ad alagna mai...comunque grazie ancora, mi fa piacere averla fra i miei lettori a presto

Simone ha detto...

Posto qui solo per renderle più facile il colegamento. Sabato, Via Bormida. Ero io quella gran massa d'ossa e carne, rivestita di marrone, che vi ha incrociato durante la corsa. Sul punto di salutare ho avuto un'indecisione (da ex cestista che non può più correre ma solo nuotare ed eventualmente pedalare, non mi va di interrompere il gesto atletico), e quando chi si incontra ha direzioni opposte l'indecisione fa passare il momento, e ciao pèpp.

carlo ha detto...

stavo correndo, meglio, corricchiando con mia figlia maddalena, la seconda (ho tre figlie), di solito faccio quel percorso di corsa solo con lei, spesso quando è già buio, in genere di corsa vado al sacro monte...sarà per il prossimo incontro....ciao