giovedì 28 luglio 2011

Illusioni giovanili 3

Quando ero giovane immaginavo il mio cammino di fede come una lenta ma progressiva ascesa; la preghiera e la meditazione mi avrebbero fatto progredire costantemente. Pensavo anche che chi non aveva la fede era forse un po' più sfortunato di me. Oggi so che la fede va e viene, che bisogna pregare continuamente ma soprattutto sperare; so che la fede (se male interpretata) può persino essere d'ostacolo, o alibi ad una piena umanità. Ho incontrato non credenti più fortunati di me, e con più coraggio, e con più umanità. Non rinnego il passato e continuo per la mia strada verso l'Alto, mi pare ancora la più desiderabile: ma come cambiano le prospettive, con il mutare degli anni.

in foto: la croce del rifugio Al Legn

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