lunedì 1 novembre 2010

Cristiano della domenica

Si usa dire 'cristiano della domenica' a chi vive la fede solo come partecipazione alla Messa festiva. Un cristiano all'acqua di rose, insomma. Credo di meritarmi anch'io questo titolo, ma non nel senso su esposto. Per me l'esperienza di fede coinvolge tutta la vita, ogni ora. La mia preghiera non è certo solo festiva. E allora, perché? Perché per la fede nel Signore Risorto non mi consumo certo come San Carlo Borromeo (in foto, una sua statua a Roma), non spezzetto certo la mia vita a favore dei mie fratelli come le nostre nonne e mamme facevano con il sapone di Marsiglia, a scaglie nell'acqua del bucato. Dalla fede prendo il meglio e il più comodo: la preghiera (cioè l'affidamento ad un Altro, che risolva lui i problemi) e la speranza nella Vita Eterna. Tutto il resto è vissuto in modo molto meno radicale. Per non parlare della missionarietà, cioè della diffusione della dottrina, aspetto pastorale che San Carlo viveva in sommo grado. Potrei testimoniare più che altro dubbi. Spero di fare qualcosa in più con la mia vita.

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