lunedì 1 novembre 2010

Come una statua

Mi piace paragonare la stesura di un romanzo con la realizzazione di una statua. Prima si modella la forma completa in maniera grezza, e poi la si rifinisce. Una statua non di marmo, dove è possibile lavorare solo per sottrazione (e qui sta la grandezza, ad esempio, di Michelangelo), ma di argilla, di creta, dove (almeno penso, non sono un esperto) si può togliere ma anche aggiungere. Spesso con un testo lungo è opportuno potare, limare (non lo si fa mai abbastanza), ma a volte è necessario ampliare, completare, arricchire.

in foto: un'opera del mio amico scultore Antonio Quattrini

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