Ieri sera, durante il Rosario per la mia amica Alma, padre Gianni ha fatto questa distinzione, che io non colgo, la distinzione fra dramma e tragedia: "La morte di Alma è un dramma, non una tragedia. E' un dramma perché c'è il lieto fine della resurrezione." Per me dramma e tragedia non hanno lieto fine. A parte ciò, pensando alla vita e alla morte, a me viene spesso l'immagine di una battaglia, i colpi ti sfiorano, qualcuno ti passa proprio a un pelo (come nel caso di Alma), ti scalfisce la pelle, ti procura un po' di sangue. Qualcuno ci spara addosso e prima o poi ci colpirà. Ciò che veramente importa, per me, è che ad imbracciare il fucile contro di noi non sia Dio.
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