sabato 25 settembre 2010

Davanti al tiggì

Certo la vita è complessa, e ogni tentativo di schematizzarla non rende giustizia a questa verità. Però, a grandi linee, così descriverei il mio atteggiamento davanti ai nostri telegiornali. Quando avevo meno di vent'anni spesso mi addormentavo davanti ai tiggì. Avevo in mente futuri di gloria nello sport, le tante umane disavventure lì descritte mi sfioravano appena. Poi c'è stato il tempo dell'impegno: vedendo il telegiornale montava la voglia di cambiare il mondo, per farlo più bello e più giusto. E adesso? Mi addormento davanti ai tiggì? Forse sarebbe meglio. No, purtroppo sono sveglio, e non di rado sale un senso di rabbia, di impotenza, di malinconia. Non ci guadagna nessuno: né Dio né gli uomini né il sottoscritto. Poi mi dico: tu fai il tuo dovere, che è già tanto. E questo cerco di fare. E penso: forse, per la mia salute, sarebbe meglio non vedere i tiggì.

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