venerdì 6 agosto 2010

Politica e poesia

Sempre in riferimento al Reading solidale (vedi post sotto), il poeta Dino Azzalin (in foto), uno degli sponsor dell'iniziativa, mette un titolo provocatorio: 'La poesia fa meno danni della politica?' Domanda che colgo al volo, per fare una semplice riflessione. In genere gli uomini di lettere (poeti, scrittori..., e ho l'ardire di collocarmi in tale schiera) hanno rapporti un po' problematici con la politica, non ne parlano molto bene. Il politico è l'uomo del fare, del compromesso, il poeta è l'uomo del pensiero, inventa vite migliori, e casomai si pone in rapporto con la politica per criticarla, per ricondurla ad un qualsivoglia ideale, per purificarla dalle inevitabili scorie del mondo. Salvo poi -necessariamente- bussare alle porte della politica, per chiedere aiuti e per proporre forme di mecenatismo. Un mecenatismo spesso essenziale per tenere accesa la fiamma della cultura, delle lettere.

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